LODI Nel nuovo piano sanitario taglio delle liste d’attesa, Cup unico e ospedali aperti nei fine settimana

Le linee guida della giunta regionale. Le critiche del Partito democratico

Taglio delle liste d’attesa, Cup unico, apertura degli ospedali nel week end, incentivi per il personale, cure palliative pediatriche e prevenzione del disagio giovanile. Sono gli obiettivi dichiarati dall’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso del Piano sociosanitario regionale 2024 – 2028, il documento di programmazione che detta le linee di indirizzo della sanità lombarda, approvato martedì in tarda serata dal consiglio regionale a maggioranza. Il piano prende atto di uno scenario in mutazione, con la popolazione in invecchiamento (al 2040 gli ultra 85enni saranno l’8 per cento rispetto all’attuale 3,6 per cento), una forte riduzione della natalità (già contratta del 3,5 per cento in quattro anni dal 2015 al 2019), un aumento degli indicatori di fragilità, con oltre 3 milioni di lombardi in una condizione cronica e 672mila con una limitata autosufficienza.

La consigliera di Fratelli d’Italia Patrizia Baffi ricorda come il Piano sia frutto anche di un grande lavoro della Commissione Sanità che presiede: «Il Piano è frutto di un lavoro complesso, sviluppato a partire da un percorso di ascolto, confronto e sintesi in Commissione, che ho fortemente voluto fosse proprio luogo di recepimento di istanze e di elaborazione, con più di cento soggetti auditi in undici sedute. Il metodo sempre costruttivo ci ha portato a sintetizzare centinaia di emendamenti in alcuni macro-emendamenti concentrati sui principali aspetti: sviluppo della prevenzione, cure domiciliari, terapia del dolore, Psicologia delle cure primarie, malattie rare, valorizzazione delle professioni sanitarie in un quadro di consolidamento della rete pubblico-privata funzionale all’abbattimento delle liste d’attesa, assistenza sociosanitaria domiciliare e territoriale anche attraverso la contrattualizzazione. Sono proposte che riguardano le fondamenta di questo Piano, sono le proposte di miglioramento portate avanti da Fratelli d’Italia a valle di un puntiglioso lavoro di approfondimento e condivisione in Commissione Sanità».

Per il Pd, che ha votato contro, come tutto il centrosinistra, è l’ennesima occasione persa di cambiare la sanità lombarda. «Il piano non cambia la sanità lombarda che ha invece bisogno di una profonda riorganizzazione per risolvere problemi cronici, a partire dalle liste di attesa, dalla carenza di personale e mancanza di medicina territoriale», commenta la consigliera Dem Roberta Vallacchi. Due gli emendamenti di Roberta Vallacchi accolti dall’aula, sulla centralità della prevenzione con maggiori risorse umane ed economiche, e per maggiori controlli sull’acqua potabile per garantirne la sicurezza. Bocciati invece quelli per implementare i posti nelle comunità terapeutiche in grado di ospitare i detenuti con dipendenze come pena alternativa e per classificare gli allevamenti suinicoli in merito a benessere e biosicurezza, per il rischio di peste suina.

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