Lodi: no ai blocchi del traffico

Smog, Lodi non segue l’esempio di Milano e continua nella sua linea: no ai blocchi del traffico a macchia di leopardo, che creano disagi ai cittadini senza essere realmente utili, sì invece alle domeniche a piedi per sensibilizzare e soprattutto sì a un efficace coordinamento regionale. Coordinamento, che secondo l’amministrazione lodigiana, però, non c’è. Dopo un inizio di ottobre caratterizzato da livelli elevati di inquinanti in tutta la Lombardia, oggi si è riunito a Milano il tavolo tra Regione, Province e Comuni per affrontare l’allarme smog. Negativo il parere dell’assessore comunale di Lodi Simone Uggetti: «Ancora una volta è stata confermata l’incapacità, o la mancanza di volontà, da parte della Regione di favorire l’adozione di politiche di prevenzione in grado di coinvolgere in modo uniforme l’intera Lombardia». L’assessore conferma la decisione di proseguire senza blocchi del traffico isolati e spiega: «Se a Lodi decretiamo un blocco ma ai confini della città si circola su tangenziali, statali e autostrada (magari in una domenica di apertura straordinaria degli ipermercati che sorgono al di fuori del territorio comunale ma in prossimità dei suoi confini) finiamo solo con il procurare un disagio alla nostra cittadinanza senza ottenere alcun beneficio in termini ambientali».Intanto ieri, dopo qualche giorno di pausa, il Pm10 in città è tornato sopra la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo. «Siamo ancora qui a confidare nel meteo - conclude Uggetti - così in anni particolarmente piovosi il numero di superamenti del Pm10 diminuisce, come è avvenuto per esempio nel 2009 e nel 2010, mentre quest’anno, per esempio, si registra un aumento».

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