LODI Non c’è pace per il Lungoadda
La zona del lungo fiume tra Capanno e Belgiardino preda di vandali e writers, nessuno ha risposto all’appello per salvare il barcòn de San Roch
L’appello per salvare il barcòn de San Roch sollevato dai pescatori è caduto nel vuoto. Nel frattempo il Lungoadda tra la zona del Capanno e il Belgiardino si sta trasformando sempre più in una discarica. Pochi passi, dietro alla vecchia imbarcazione, è un moltiplicarsi di sacchetti di plastica ormai rotti. La casetta in legno, peraltro mai utilizzata e più volte vandalizzata, si è trasformata in una latrina, a fianco del pannello che dovrebbe ospitare delle indicazioni turistiche è stato abbandonato un materasso con dei rifiuti.
Il barcòn de San Roch diventa sempre più marcio ogni anno che passa, eppure su quella mezzaluna ormai sporca e abbandonata un tempo si viaggiava sull’Adda tra risate, cantate e preghiere. «Ricordo quando con Gino Piazza, detto “El Pula” (storico barcaiolo ormai scomparso, ndr), si portavano gli ospiti della Fondazione Danelli in gita sull’Adda. Che peccato che sia finito lì, in mezzo a un campo con l’erba alta, mi si stringe il cuore ogni volta. Ormai si è trasformato in un ricettacolo d’immondizia», aveva detto Cesare Lorandi dello Spinning Club nel chiedere alle istituzioni di non lasciare che il tempo distrugga il barcone. La gita si faceva solitamente il sabato e la domenica partendo dal ponte dell’Adda, di fronte dove una volta c’era il Napoleon, ricordano tanti lodigiani. Si passava sotto le arcate del ponte, e via su, contro corrente fino a passare davanti all’Adda Nostra, arrivando fino alle due acque, poi una breve sosta per gustare i deliziosi pesciolini fritti, accompagnati da un buon bicchiere di vino o delle bibite
Là dove corre il nuovo argine sull’Adda, in zona Capanno, non è chiaro a cosa servano la casetta in legno e le informazioni turistiche, lo spiazzo ha tutta l’impressione di essere un attracco sull’Adda, ma non è stato mai utilizzato con questa finalità. Proseguendo lungo la difesa spondale si notano rifiuti abbandonati vicino alla strada asfaltata, così come nella radura che precede il parco del Belgiardino. Sacchetti e plastica, soprattutto. I vandali si sono scatenati, come sempre, anche nel quartiere della Martinetta, e in modo particolare lungo via Napoli, nei pressi della colonia felina i campi sono pieni di sacchetti e sporcizia.n
© RIPRODUZIONE RISERVATA