Lodi, «non c’è particolare allarme»: un commerciante non potrà più avere la pistola

Decisione della Prefettura. «Può ridurre i rischi facendosi pagare col Bancomat»

Un commerciante di Lodi che ogni sera deve uscire dalla sua attività con l’incasso della giornata si è visto negare dopo anni il rinnovo del porto d’armi per difesa personale. Il diniego risale all’inizio del 2020 ma in questi giorni è stato confermato dal Tar, dopo il ricorso presentato dall’imprenditore. I giudici citano una nota della questura di Lodi (che era stata chiamata a esprimersi nel procedimento per valutare la richiesta) che nell’agosto del 2019 faceva presente “l’assenza di particolare allarme nell’ambito territoriale in cui il ricorrente solitamente opera”. E siccome il porto d’armi per difesa non è un diritto del cittadino italiano, ma un’eccezione, il Tar ha ritenuto ben motivato il diniego delle autorità di pubblica sicurezza lodigiane. Convididendo anche un’ulteriore argomentazione riguardo alla mancanza di un dimostrato bisogno del commerciante di portarsi dietro la pistola: «Può evitare lo spostamento di denaro contante servendosi dei più moderni mezzi di pagamento».

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