Lodi, novanta prof in cerca di una cattedra - VIDEO
Decine di nomine ieri mattina al Gandini, «l’ufficio regionale poteva fare di meglio»
In novanta in attesa di una nomina alle medie e alle superiori. Ieri mattina, nell’aula magna del Gandini, si sono svolte le operazioni di nomina dei professori. «Per quanto riguarda le scuole medie - spiegano i rappresentanti della Cgil Annalisa Ferrante e Marcello Albini e della Cisl Ilaria Lops - sono stati assegnati 10 spezzoni di cattedra avanzati dalle nomine informatizzate e 6 posti interi nelle varie materie; per quanto riguarda il sostegno hanno assegnato 18 cattedre e 7 spezzoni. Alle superiori, invece, i posti disponibili erano 20 nelle varie discipline, oltre a 22 spezzoni. Nell’ambito del sostegno i posti da assegnare erano 11 e uno spezzone. Grazie a tutto lo staff dell’ufficio scolastico provinciale sta andando tutto bene e completeranno le assegnazioni». Ci sono alcune materie, come matematica e italiano, annota per lo Snals Salvatore Di Mundo, «in cui i presidi stanno già chiamando da Mad. In virtù del concorso nelle materie scientifiche e del ritardo nelle procedure - aggiunge il rappresentante sindacale -, i docenti di matematica che non hanno partecipato, non sapendo se sarebbero rimasti dei posti vacanti, hanno occupato i posti di sostegno. Adesso, invece, i presidi sono costretti a chiamare da Mad (messe a disposizione). Ci sono docenti, soprattutto a Castiglione e Codogno che avrebbero potuto avere la continuità e invece hanno cambiato scuola».«L’errore - spiega Albini - è stato dell’Ufficio scolastico regionale. Avrebbero dovuto essere più elastici». «Solo in Lombardia - dicono i rappresentanti sindacali - hanno gestito male la procedura Stem». Stefano Graziano, 43 anni, docente di discipline pittoriche, aspetta fuori dall’aula magna. «Sono un restauratore - dice -, poi la pandemia ha bloccato tutto e ho deciso di insegnare, ma a dire il vero è sempre stata la mia passione. L’anno scorso ho insegnato al Piazza e spero di poter insegnare lì anche quest’anno.È una bella scuola e mi trovo bene».
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