Lodi, nuovo avvelenamento da funghi

Il malore provocato dai chiodini. l’Asl avverte: «Prima di consumarli fateli analizzare dal nostro micologo»

Seconda intossicazione in pochi giorni provocata da funghi “velenosi”. Mercoledì notte una persona è stata ricoverata infatti al pronto soccorso di Lodi per un malore avvertito dopo aver ingerito funghi chiodini, una varietà considerata tossica (anche se non mortale) solo se non cucinata nel modo giusto.

La scorsa settimana, invece, una situazione ben più grave aveva coinvolta una intera famiglia di Torrevecchia Pia (padre, madre e figlio) rimasta intossicata dalla amanita phalloides, una varietà che può essere letale. Per loro, dopo i primi accertamenti al pronto soccorso, c’era stato il ricovero in rianimazione e nel reparto di medicina. In ogni caso nessuno dei tre risulta in pericolo di vita.

Questa è la stagione in cui molti appassionati vanno a raccogliere funghi, soprattutto nelle zone di montagna, per poi consumarli in famiglia. Ma i rischi per una possibile intossicazione sono dietro l’angolo. Per questo l’Azienda sanitaria, nella sua sede in piazza San Francesco, ha messo ha disposizione un apposito ufficio del servizio igiene alimentare e nutrizione per dare a tutti la possibilità di fare analizzare i funghi raccolti da un micologo prima di consumarli.

«Quasi ogni giorno vengono persone a fare analizzare i funghi - spiega Eugenio Ariano, responsabile del dipartimento prevenzione dell’Asl -, questo è un modo per non correre rischi. È importante però che tutti i funghi raccolti vengano portati al micologo: a volte infatti ne vengono portati solo una parte, pensando che anche gli altri siano della stessa varietà. Ma noi possiamo garantire solo per quelli che vediamo».

Mercoledì notte la persona rimasta intossicata è arrivata in ospedale a Lodi con una ambulanza del servizio “118”. Aveva forti disturbi gastrointestinali. È stata tenuta sotto stretto controllo nell’unità di osservazione breve, sotto la sorveglianza dei medici e degli infermieri coordinati dal primario Maurizio Buvoli e dal suo vice Massimo Bignamini. Le sue condizioni però non sono risultate gravi e così già ieri mattina sono state disposte le sue “dimissioni”, senza procedere con il ricovero in altri reparti.

I funghi che avevano provocato il malessere, invece, sono stati consegnati al servizio micologico dell’Asl per una analisi e per il riconoscimento. Sembra che all’origine dell’intossicazione ci sia stata una cottura non “adeguata” dei chiodini. Per fortuna si trattava di una varietà che, benché giudicata tossica, provocata solo disturbi intestinali.

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