Mi ha spintonato e preso a schiaffi. Sono stato sbattuto contro il bancone e dalla botta non riuscivo a respirare». A riferirlo è il titolare del “Bar Arena” di via Borgo Adda, un giovane di 22 anni che lunedì ha subito un’aggressione. Un cliente è entrato nel locale e ha chiesto un amaro Montenegro. Il barista gli ha chiesto prima di fare lo scontrino. Ed è scoppiata un’accesa discussione, sfociata nelle minacce e persino in una violenza. «Sono stato portato anche al pronto soccorso dell’ospedale. Mi hanno dato cinque giorni di prognosi - aggiunge il gestore - mi dispiace per quanto è successo, soprattutto per i clienti che hanno assistito alla scena».
Una prima lite è scoppiata lunedì mattina. «L’uomo che è stato arrestato dalla polizia non è un nostro cliente abituale. Veniva qua qualche volta - dicono dal “Bar Arena”, che da dicembre ha raccolto il testimone del bar “Il Campanile” -. È arrivato in mattinata e si è messo a discutere fuori con alcuni clienti. Poi è andato via. È tornato nel pomeriggio e voleva assolutamente da bere». Il titolare, che in quel momento si trovava alla cassa, ha chiesto all’uomo di fare prima lo scontrino e pagare il dovuto. «In quel momento il cliente ha sostenuto che avrebbe pagato per lui una signora seduta fuori – continua il giovane gestore – allora mi sono diretto verso la donna, per controllare che il conto venisse coperto, e in quel momento sono stato spintonato e aggredito». Poi tutto pare sia degenerato. Sono state scandite delle terribili minacce da parte dell’avventore, che ha urlato “Ti sparo”. Poi è andato a casa per prendere un fucile da caccia. Subito è stata avvertita la polizia, che si è precipitata in città bassa. Le forze dell’ordine si sono messe quindi immediatamente sulle sue tracce. Hanno notato un uomo in bici che corrispondeva alla sua descrizione, con in spalla un borsone da cui spuntava un fucile. È stato bloccato, mentre l’arma è stata recuperata e posta sotto sequestro. Si tratta di un fucile da caccia semiautomatico calibro 20. L’uomo è stato arrestato e portato in carcere. Si tratta di un 45enne, residente a Lodi in centro città (L.B. le iniziali) È accusato di porto abusi di arma da sparo, minacce aggravate e lesioni. Ieri mattina si è tenuta l’udienza di convalida e il giudice ha confermato l’arresto per il 45enne. Come riferito dal suo legale, Ennio Ercoli, nel corso dell’interrogatorio di garanzia l’uomo ha fornito la sua giustificazione dei fatti.
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