Lodi, parla il sindaco: «Vergogna i saluti romani al cimitero» - VIDEO

CASO RAMELLI «La tragedia non può essere usata per ribaltare i torti e le ragioni della Storia»

Lodi

«I saluti romani a cui si è assistito al Cimitero Maggiore sono una vergogna che dovrebbe suscitare lo sdegno e la presa di distanze di tutte le forze politiche e civiche». È il sindaco di Lodi Andrea Furegato a intervenire duramente su quanto accaduto sabato al Maggiore, dove una cinquantina di simpatizzanti di destra hanno fatto la cerimonia del «Presente» sulla tomba dello studente lodigiano ammazzato 18enne a Milano da estremisti di sinistra nel 1975 perché iscritto al movimento giovanile del Msi, tornando anche in via più generale sul nodo storico e politico. «Purtroppo - continua il sindaco - sulla vicenda di Sergio Ramelli si reiterano accuse nei confronti di un centrosinistra che non vorrebbe riconoscere una vittima innocente di una stagione buia del nostro paese: ovviamente non è così, mentre non si vuole guardare al cuore del problema, ovvero che il centrodestra, locale e nazionale, non apre alcuna riflessione reale sulla strumentalizzazione che ne viene fatta e che, anzi, contribuisce ad alimentare». Il sindaco spiega inoltre che «come amministrazione, tenendo conto della sensibilità diverse che ci sono, abbiamo partecipato alla commemorazione di taglio istituzionale, dimostrando la volontà di guardare alle vittime al di là degli orientamenti politici, ma il ricordo di Sergio Ramelli non può essere usato dalla destra per ribaltare le ragioni e i torti della storia italiana».

Il saluto romano del 3 maggio 2025 sulla tomba di Sergio Ramelli. Video di Alexandru Ploiesteanu

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