LODI Poche le richieste delle famiglie, il fondo di sostegno per Santa Chiara viene dirottato altrove
Dei 200mila euro arrivati, 40mila saranno utilizzati come aiuti comunali al pagamento delle rette, la restante parte verrà impiegata per fini sociali
Santa Chiara, il Comune prende atto che le richieste di contributo per il sostegno all’aumento delle rette non impegneranno le risorse dell’intero fondo messo a disposizione, 200mila euro, e li ridistribuisce sempre a vantaggio del sociale. Nella variazione di bilancio in approvazione questa sera è prevista la nuova distribuzione di quelle risorse, che le minoranze da subito avevano bollato come una manovra propagandistica, che non andava incontro alle reali esigenze delle famiglie. Dei 200mila euro nel fondo stanziato a luglio, 40mila euro vengono effettivamente mantenuti a copertura degli aiuti comunali, che si rivolgono a tutti i cittadini lodigiani in Rsa che abbiano subito un aumento delle rette del 10 per cento nel corso del 2022. Altri 60mila vengono spostati sul sociale per andare al pagamento intero della retta per gli utenti del Santa Chiara che ne hanno diritto. Infine, 100mila euro sono indirizzati al sociale per altre attività. «C’era l’esigenza di dare una risposta immediata e l’abbiamo fatto, poi non avevamo il quadro preciso del bisogno, non ce l’aveva nessuno – dice l’assessore al bilancio Simone Piacentini -. Il bando è servito proprio a questo. Abbiamo scoperto noi, ma soprattutto hanno scoperto diversi utenti, non solo di avere diritto all’aiuto, ma addirittura al pagamento della retta come previsto dalle prestazioni sociali agevolate. Il resto della somma, circa la metà, va poi al sociale».
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