In un anno di consiglio comunale ha presentato “giustifica” sei volte. È Giuliana Cominetti, già candidata sindaco dei gruppi civici e centrodestra, la più assente in Broletto. Su 27 sedute convocate nell’aula del municipio l’ex vicesindaco di Lodi ha preso parte alle discussioni 21 volte. Hanno saltato alcune sedute anche Alice Sari (Sel), Alberto Segalini (Lega), Adele Burinato (lista Cominetti) e Giovanni Ghizzoni (Nuovo centrodestra), che si sono fermati a 22 presenze.Sono questi i dati diffusi dagli uffici del Broletto, un’elaborazione che tiene conto di un anno di mandato dell’amministrazione Uggetti (dal giugno 2013 ad inizio luglio 2014). Il livello di partecipazione è stato comunque molto alto, visto che su 32 consiglieri ben in otto non hanno mai disertato l’aula. Sono Ernesto Acernozzi (Pd), Albino Bastici (Pd), Giorgio Daccò (Lodi comune solidale), Aurelio Ferrari (Pd), Lorenzo Maggi (Forza Italia), Susanna Magrini (Pd), Paolo Rossi (gruppo Cominetti), Michela Sfondrini (Sel). E anche coloro che non hanno partecipato a voti ed esami di provvedimenti non hanno totalizzato assenze clamorose: si va da un massimo di sei fino ai casi in cui sono state una o due in un anno di attività. Bisogna considerare poi che ci sono stati diversi avvicendamenti nei gruppi. Ad esempio nei 5 Stelle ci sono stati addirittura 3 cambi: è stato eletto Domenico Conia, poi è subentrato Eugenio Fenocchi e poi Luca Degano. Nel Pd il posto di Silvia Sinibaldi è stato preso da Giuseppe Monforte. Per Lodi comune solidale, dopo le dimissioni di Luigi Lacchini è subentrato Lorenzo Musitelli. Dagli uffici è stato anche fatto un bilancio dei costi del consiglio. Su 27 sedute, moltissime commissioni, sono stati erogati gettoni di presenza per la cifra di quasi 91mila euro. Il settore finanziario del Broletto ha liquidato in quattro tranche le indennità: 15.812 euro per il terzo trimestre dell’anno scorso, 23.360 per il quarto trimestre, 19.325 euro per il primo trimestre di quest’anno e 32.339 per il secondo trimestre 2014. I consiglieri percepiscono circa 50 euro netti di indennità a consiglio e per ogni commissione. Alcuni consiglieri comunali hanno poi ottenuto il rimborso oneri per le assenze dal lavoro, un diritto per le sedute che superano la mezzanotte. Le risorse sono versate alle aziende presso cui i politici lavorano. Complessivamente i rimborsi ai datori di lavora ammontano a 2.419 euro. Hanno usufruito del diritto Gianmaria Mondani del Pd, Luca Degano dei 5 Stelle e Maurizio Zaniboni del gruppo Cominetti. Così ieri ha commentato i dati il presidente del consiglio comunale, Gianpaolo Colizzi: «Le assenze in aula sono state al di sotto della fisiologia abituale. Sono state tutte giustificate in modo molto preciso – spiega -. Il costo del consiglio invece, rispetto al numero dei cittadini, è stato di 2 euro in un anno. Mi pare una cifra decisamente ridotta».
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