Lodi, questa volta è proprio finita: addio alle cabine telefoniche

Dal camerino di Superman al “punto di contatto” con il Matrix sono il simbolo di un’epoca ma verranno presto smantellate

Dal camerino di Superman al “punto di contatto” con il Matrix, molte sono le declinazioni, soprattutto cinematografiche, delle cabine telefoniche, simbolo di un’epoca che ha ormai fatto il suo tempo, oggetto relegato nei meandri della memoria e presto condannato a diventare anacronistico.

Dal 18 agosto anche Lodi dovrà dire addio ai telefoni pubblici che con l’avvento del telefono cellulare sono presto caduti in disuso. La tecnologia non aspetta nessuno, men che meno questi “brontosauri” della comunicazione. L’autorità per le garanzie della comunicazione AgCom ha infatti recentemente stabilito che l’operatore Tim non sarà più obbligato a garantire questo servizio pubblico, dando carta bianca per lo smantellamento di 16mila cabine telefoniche su suolo nazionale. Fra queste anche le 16 ancora presenti in città, come quella in piazza della Vittoria, dove campeggia in bella vista un avviso che annuncia la definitiva dismissione del servizio a partire dal 18 agosto 2023, quindi tra meno di venti giorni. Un colpo al cuore per i seppur pochi nostalgici del servizio telefonico a gettoni prima, a schede poi, ma un necessario provvedimento visto il quasi nullo utilizzo e la gravosa manutenzione di questi apparecchi.

Entrate di diritto nell’immaginario collettivo e nella cultura pop del secolo scorso, le cornette pubbliche diventeranno perciò veri e propri pezzi d’antiquariato di cui conservare una gelosa, personale memoria, magari ricordando tutte quelle volte che al cinema il doctor Who le usava per viaggiare attraverso lo spazio - tempo. Una modernità degli anni del boom economico che la tecnologia ha reso pensionabile.

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