Lodi, ressa nel sottopassaggio della stazione: un vertice per evitare guai
Tavolo tecnico in Prefettura, si pensa a segnaletica per i pedoni e “steward” di Rfi. La città è tagliata a metà dai lavori in via Nino dall’Oro
Lodi, per i pedoni, è di fatto tagliata a metà dai lunghi lavori di raddoppio del sottopassaggio tra viale Pavia e via Nino dall’Oro e il sottopasso della stazione è un imbuto che nelle ore di punta è affollatissimo e in caso di emergenze può diventare una trappola. Così le istituzioni devono pensare a un piano per mettere in sicurezza il passaggio pedonale sotto il tunnel della stazione ferroviaria, tra le 7.30 e le 8 del mattino preso d’assalto da un mix di categorie diverse, tra pendolari e studenti che raggiungono le scuole. Con proposte di soluzioni diverse al vaglio, dalla creazione di corsie separate per i flussi, al rafforzamento delle segnaletica, all’eventuale presenza di personale ad hoc di Rfi per garantire la sicurezza. Istituzioni al lavoro per i disagi registrati nei giorni scorsi nel tunnel della stazione ferroviaria per il sovraffollamento generato dal flusso amplificato di passaggi, complice la chiusura del sottopasso ferroviario tra via Nino Dall’Oro e viale Pavia e l’inizio delle scuole. Riuniti intorno ad un tavolo tecnico, organizzato dalla Prefettura di Lodi, oltre allo stesso prefetto e al questore, gli assessori della giunta Furegato Stefano Caserini, alla Mobilità, Gianluca Scotti ai Lavori Pubblici e Manuela Minojetti alla Polizia Locale, la comandante della polizia locale di Lodi Elena Destefani, tre dirigenti di Rfi e una rappresentanza dell’Agenzia di Bacino del Tpl.
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