Lodi resta città dell’accoglienza: residenti stranieri verso quota 7mila

Sono il 15 per cento della popolazione totale del capoluogo, rappresentate 103 diverse nazioni

Lodi si conferma città dell’accoglienza per gli stranieri: ne ospita quasi 7mila, in rappresentanza di ben 103 diverse nazioni. I dati dell’Istat relativi ai movimenti demografici del 2019 segnalano tuttavia un rallentamento del flusso di arrivi in città, soprattutto dall’estero ma anche da altri comuni. Il saldo dello scorso anno indica per il capoluogo un +195, pari ad un incremento del 2,9 per cento: nel 2018 l’incremento di presenza straniera a Lodi aveva riguardato 404 unità (+6,4 per cento). Il conto totale arriva a 6.914, di cui 3.502 femmine (+116), in leggera maggioranza, e 3.412 maschi (+79). Sono esattamente il 15 per cento della popolazione totale di Lodi e il 24 per cento (praticamente uno su quattro) del totale degli stranieri presenti in provincia, che erano al 1° gennaio 28.592.

La provenienza

Lodi si conferma polo di attrazione per chi arriva da altri comuni italiani: sono stati 394 gli stranieri che hanno fissato la loro residenza in città, lasciando la precedente dimora in Italia; in 340 hanno però intrapreso il percorso opposto. Insomma il turn over – sia pur con un saldo migratorio interno positivo di +54 - in questo caso è piuttosto elevato e riguarda, tra chi arriva e chi parte, circa uno straniero su dieci.

C’è poi chi sbarca a Lodi direttamente dall’estero. Nel 2019 i nuovi immigrati sono stati 295 (più donne, 171, che uomini, 124) su un totale di 1.285 in provincia. L’anno precedente erano stati un centinaio un più. Ad incrementare il numero dei residenti stranieri (al netto di 167 conferimenti di cittadinanza italiana) hanno poi contribuito 79 nuovi nati su un totale di 314: di fatto un neonato su quattro in città ha genitori di altra nazionalità: Il fatto non stupisce: l’indice di natalità dei lodigiani di origine straniera è dell’11,6 per mille, quella dei soli residenti italiani arriva faticosamente al 6.

Giovani e vecchi

La maggiore propensione dei residenti stranieri ad allargare la famiglia si spiega anche con un elemento anagrafico. Gli stranieri in città sono mediamente più giovani degli italiani. Gli under 14, ad esempio, sono 1.359 pari al 19,6 per cento: nella stessa fascia di età i giovani italiani sono solo il 10,3 per cento. Al contrario gli over 64 sono appena 232, cioè il 3,4 per cento laddove gli italiani sono il 27,7 per cento. Non a caso la fascia cosiddetta attiva della popolazione (cioè i residenti trai 14 e i 64 anni) è del 77 per cento fra gli stranieri, mentre scende al 62 per cento fra gli italiani

Da tutto il mondo

Al 1° gennaio 2020, ultima rilevazione ufficiale Istat, Lodi accoglieva i rappresentanti di ben 103 nazioni. In vetta alla classifica, con netto vantaggio, c’era la Romania, con 2.190 residenti in città. Molto lontani gli altri due Paesi sul podio, l’Albania con 665 e l’Egitto con 646. Altre dieci nazioni potevano contare su una comunità superiore ai cento abitanti: Nigeria 238, Cina 236, Ecuador e Tunisia 231, Marocco 217, Perù 201, Filippine 168, Costa d’Avorio 161, Ucraina 124 e Senegal 112. Poi via via tutte le altre.

Nel 2019 si segnala per altro una riduzione delle rappresentanze romena (-55), tunisina (-27) e albanese (-10), mentre confermano la loro crescita egiziani (+36) e cinesi (+22. Anche questo un segno del mondo che cambia.n

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