LODI Rete fognaria collassata, maxi cantiere in via Nino Dall’Oro
Traffico bloccato da una settimana in una delle principali direttrici tra il centro storico e la stazione ferroviaria, le proteste dei commercianti
A due passi dalla vetrina de La Empanaderia di Marcela, e dai tavolini all’aperto per il pranzo, oggi c’è una voragine, che tiene buona parte della strada. «Non è possibile mangiare fuori, c’è troppa polvere - dice lei, scuotendo la testa - : li toglierò». Intorno ci sono i camion che portano i materiali o le attrezzature, posizionati qua e là sull’arteria di collegamento tra l’incrocio del Belfagor e la stazione.
Le transenne di metallo, che prescrivono lo stop al via vai costante di una delle vie più trafficate del centro, sono proprio all’imbocco della via. Sono giorni di paralisi per via Nino Dall’Oro a Lodi, e contraccolpi su tutte le attività commerciali, causa cantieri. Gli scavi sono arrivati dopo i cedimenti registrati sull’asfalto e i lavori mirano a rimettere in sesto un tratto di fognatura: sono di competenza privata, in capo ai condominii del civico 12 e del civico 14. Qui si lavora da lunedì e la stima è che le opere si concluderanno in una settimana circa, tempo in cui, con buona pace di chi lavora sulla via, l’arteria dovrà restare chiusa ai passaggi, eccetto quelli dei residenti, che comunque possono sfruttare lo spazio a disposizione lasciato libero dalle transenne per fare uno slalom e spostarsi da una parte all’altra. Chi non ha alternative invece è chi qui, in un punto strategico per la vicinanza della stazione e perché alle porte del centro, ha un’attività, su cui oggi pesa la chiusura ai passaggi. «Non è un problema solo nostro, è un problema di tutti, clienti, cittadini, attività commerciali - spiega Tiziano Caloni, titolare di What’s Cup, attività specializzata in pokè, panini e gourmet kitchen con atmosfere newyorkesi - : da due o tre mesi qui c’era un problema perché erano sorti degli avvallamenti e dei cedimenti e da ieri sono iniziati i cantieri. Ci hanno detto che dureranno quattro o cinque anni giorni, quindi la chiusura sarà per l’intera settimana. Il problema nel problema qui è anche il parcheggio: già solitamente è un disastro, ora è ovviamente peggio». E non resta che cercare nelle vie limitrofe, impresa ardua, o ai Giardini Barbarossa, lungo viale IV novembre.
Disagi vissuti anche dal vicino negozio di riparazione cellulari di nazionalità cinese, come raccolta la titolare Xinlangkeji. «I clienti non entrano proprio, è un bel disagio - dice - : da ieri il passaggio si è ridotto in modo drastico». A vivere i disagi peggiori per la convivenza con il cantiere è proprio Marcela Esther Castro, titolare de La Empanaderia, che ha portato a Lodi la specialità spagnola dell’empanada, fagotto di pasta a forma di mezzaluna ripieno. «Sì, sono quella messa peggio - ha spiegato ieri all’ora di pranzo - e basta guardare fuori per capirlo e vedere quanto sono vicini i camion, praticamente li ho sul marciapiede». Ieri Marcela aveva provato a mettere fuori comunque un tavolino per il pranzo, considerato che aveva richieste, ma poi ha rinunciato. «È arrivato un ragazzo e me lo ha chiesto: ho provato a pulire il marciapiede, ma non si può fare c’è troppa polvere. E anche mangiare con questa vista non è piacevole. Abbiamo già patito tanto per le chiusure e trovo veramente inopportuno fare questi lavori oggi che viviamo un minimo di apertura e di lavoro. È previsto un risarcimento per i commercianti?».
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