
Lodi, le ricette sulla sicurezza
“
Per Buzzi serve
un’azione
comune
delle forze di polizia, per Staltari l’attenzione agli ingressi di Lodi, per Conia conta anche la legalità
Dardi propone l’assicurazione per gli anziani colpiti da furti,
Tadi un presidio “non stop” in stazione
“
Cominetti sottolinea la necessità di lavorare sulla prevenzione mentre Uggetti
pensa ad aumentare
il numero
degli agenti
in servizio
Lodi è una città sicura? E le telecamere sono una soluzione efficace per prevenire la criminalità? Quali interventi sono necessari? E ancora, che risposta dare agli episodi che riempiono le pagine della cronaca locale, dai furti ai raggiri di anziani?
Ecco ciò che pensano i candidati alle elezioni comunali del problema sicurezza.
COMINETTI «I lodigiani hanno diritto di vivere la loro città senza paura. Vogliamo trovare misure efficaci per contrastare la microcriminalita, l’abusivismo commerciale, la vendita di merci contraffatte e l’accattonaggio molesto. Per farlo, oltre ad attivarci perché la perdita della Provincia di Lodi non significhi la riduzione dei presidi di polizia sul territorio, pensiamo al potenziamento del ruolo della polizia locale attraverso la figura del “vigile di quartiere”». È ciò che pensa Giuliana Cominetti. «Non escludiamo il ricorso a istituti di vigilanza per ottimizzare il pattugliamento notturno; provvederemo al potenziamento dell’illuminazione pubblica. Sul fronte dei furti e dei raggiri ai danni di anziani e indigenti, oltre che sulla prevenzione, pensiamo di lavorare su polizze assicurative che li assistano e facciano fronte a eventuali danni».
UGGETTI Completare il sistema di videosorveglianza (circa 10 telecamere da attivare su 32), già rivelatosi utile, e sgravare la polizia locale da alcuni compiti (progetto “Nonno Amico” per regolare gli ingressi nelle scuole, maggiori competenze agli ausiliari del traffico sulla sosta vietata), per recuperare effettivi da impiegare nei servizi di strada. È una parte della ricetta prevista da Simone Uggetti. «Si può aumentare il numero di agenti (pronti all’inserimento 4 vigili in mobilità da altri enti), istituire in ogni zona della città la figura del “vigile di quartiere” come punto di riferimento per la popolazione, potenziare i servizi serali, ma anche proseguire il rifacimento dell’illuminazione pubblica per migliorare la percezione di sicurezza nelle ore notturne e proseguire con la questura i progetti di prevenzione contro i reati ai danni degli anziani».
CONIA «La città di Lodi non è una città sicura, i fenomeni di micro-criminalità sono presenti e le telecamere portate da Maroni non sono servite: o sono spente o girate dalla parte sbagliata». Domenico Conia dei 5 Stelle chiede più attenzione a questi episodi. «Ci faremo carico dei problemi di organico della polizia municipale. I cittadini chiedono una maggiore presenza sul territorio, non basta lo sportello aperto in Broletto ma una maggiore tempestività d’intervento di fronte alle segnalazioni e un migliore coordinamento tra forze dell’ordine. Su deve lavorare sulla prevenzione. Non ci sono solo i borseggi o i furti di appartamento, però, conta anche la legalità. Chiediamo l’adesione al protocollo di Merlino, che mette in campo una serie di strumenti per avere più trasparenza sugli appalti comunali, informazioni sulle società, fornitori, manodopera, movimenti di denaro».
BUZZI «Lodi non ha un modello di sicurezza da proporre», sostiene Stefano Buzzi. «Furti in abitazione e raggiro degli anziani sono nella “top five” dei reati. Già in passato, quando militavo in un grande partito (Forza Italia, ndr), avevamo proposto delle telecamere, erano in azione nell’Emilia rossa mentre qui le poche che c’erano erano utilizzate per la gestione del traffico. Visto la carenza di mezzi economici, proponiamo più telecamere: per controllare le zone oscure e per il traffico. Il delitto del carabiniere(Giovanni Sali, ucciso in via tempio, ndr) non sarebbe avvenuto se in una delle zone più a rischio ci sarebbe stato un maggiore controllo. Serve poi l’ottimizzazione dei servizi umani: più raccordo tra le forze di polizia, con il solo scopo di rendere il cittadino più tranquillo e più sicuro».
TADI «Ritengo che Lodi abbia fatto indubbiamente qualcosa negli ultimi tempi, ma non è ancora arrivata a un livello adeguato». È il pensiero di Sergio Tadi, il quale ritiene che le telecamere non siano sufficienti. «Un aspetto che combatteremo è quello dell’accattonaggio molesto, purtroppo dietro a queste persone ci sono organizzazioni che le sfruttano. Ormai in città ci sono dei punti fissi. La zona della città bassa andrebbe maggiormente integrata dal punto di vista della convivenza, ci vuole un occhio di riguardo verso le zone meno frequentate . Sarebbe utile un tavolo per la sicurezza con una cadenza precisa, puntando l’attenzione sulle truffe nei confronti degli anziani, coinvolgendo le associazioni per aiutare le persone. Si deve poi fare qualcosa per i furti di biciclette, magari inserendo un rilevatore gps per rintracciare la bici quando rubata». Tadi prevede inoltre una struttura di presidio permanente della polizia urbana proprio nella zona della stazione, soprattutto per agevolare i pendolari.
DARDI Per Andrea Dardi il centrosinistra si è comportato come uno struzzo, mettendo la testa sotto la sabbia. «Noi miglioreremo l’illuminazione di San Fereolo, dell’Oltreadda e della città bassa. Non ci saranno più zone buie nei parchi pubblici. Promuoveremo il progetto “AssicuraLO”, una polizza che mira a fornire una prima assistenza a tutti gli anziani 65enni vittime di furti, truffe, rapine, scippi. Faremo in modo che la postazione di piazza Barzaghi non sia una semplice vetrina, ma sia aperto a lungo nell’arco della settimana». Aggiunge Dardi: «Come sindaco promuoverò delle ordinanze per contrastare il fenomeno dei venditori abusivi, dei parcheggiatori abusivi e condurremo una dura lotta all’accattonaggio e ai bivacchi. Stringeremo i controlli sui money transfer, sui phone center. Promuoveremo in collaborazione con l’Asl una campagna di controlli, con rigidi controlli sui ristoranti etnici per verificare che siano rispettate le normative sanitarie. Faremo verifiche sulla regolarità degli ambulanti stranieri e contrasteremo l’immigrazione clandestina».
STALTARI Per il candidato di Unione popolare importante è migliorare l’illuminazione in alcuni punti critici della città. «Ad esempio io propongo di attrezzare le pensiline del trasporto pubblico con dei pannelli fotovoltaici, in modo che si possa così produrre energia e alimentare in parte il fabbisogno di illuminazione - spiega Francesco Staltari –. Punto anche a porre dei sistemi di videosorveglianza agli ingressi della città e nei sottopassaggi più a rischio. Poi questi tunnel vanno anche sistemati, alcuni sono infatti in condizioni di scarsa cura. Occorre anche un’attenzione da parte delle forze dell’ordine fuori dai locali, per controllare quanto avviene».
Greta Boni, Matteo Brunello
I PROBLEMI DI LODI: LA PAROLA AI CANDIDATI - Lodi è una città sicura? E le telecamere sono una soluzione efficace per prevenire la criminalità? Ecco ciò che pensano i candidati alle elezioni comunali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA