
Le bandiere “arcobaleno” tornano a sventolare per la città. Si rimette in cammino la marcia della pace, un percorso di quasi 10 chilometri da San Fereolo a piazzale Matteotti per chiedere a gran voce di fermare guerre e sopraffazioni. Hanno risposto all’appello associazioni, scuole, cittadini, partiti e sindacati, che si daranno appuntamento domani mattina alle 9.30 in via Tortini. La nona edizione dell’iniziativa partirà di fronte alla scuola Arcobaleno, per poi proseguire verso viale Giovanni XXIII e piazza Martiri della Libertà. Qui, vicino alla casa di quartiere, si terrà un momento di preghiera interreligioso, alla presenza dell’imam della moschea, del parroco di San Fereolo don Elia Croce e del padre degli ortodossi romeni. La marcia sarà anche un’occasione di solidarietà: durante il tragitto ci saranno delle postazioni dove lasciare sacchetti con generi alimentari da donare al centro di raccolta solidale per il cibo; uno di questi punti si trova in via Pace di Lodi, proprio al centro di raccolta. Per il cammino di pace sono stati coinvolti anche gli istituti comprensivi di Lodi e le scuole superiori, che parteciperanno con una delegazioni di ragazzi. Il lungo “serpentone”, che da San Fereolo punterà alla città bassa per poi tornare in centro storico, sarà aperto e chiuso dal corpo bandistico. L’evento è organizzato dal gruppo di associazioni riunite in Lodi solidale, che attende per domani centinaia di partecipanti; per la logistica ci saranno i volontari della Protezione civile. «In un momento come questo, è più che mai importante affermare i valori di pace, quando nel mondo ci sono tanti piccoli conflitti e l’Occidente è un grande produttore di armi», sottolinea una delle promotrici, Maristella Abbà. E Tata Dedé: «Noi ogni giorno con le nostre associazioni costruiamo un piccolo tassello di pace e vogliamo testimoniarlo». La presentazione dell’evento, con tanto di bandiera arcobaleno srotolata, è avvenuta in piazza Mercato, dopo la decisione della giunta Casanova di chiudere l’ufficio pace in Broletto. «La pace non ha colore politico, ci dispiace che il Comune di Lodi non abbia aderito e dato il patrocinio a questo evento», dichiara Alessandro Manfredi. Hanno aderito 14 Comuni del territorio e la Provincia, ma non il Comune di Lodi. Una stoccata contro il Broletto è stata espressa da Latifa Gabsi: «Se non si concede il patrocinio si è contro la pace». E gli organizzatori hanno espresso il disappunto per non poter chiudere la marcia in piazza della Vittoria: «Ci avevano concesso lo spazio, ma a pochi giorni dalla manifestazione ci hanno informato che la piazza del Duomo è già occupata dalla fiera del cioccolato e dobbiamo fermarci in piazzale Matteotti», dicono i rappresentanti di Lodi solidale. Che, alla vigilia della marcia, non vogliono soffermarsi sulle polemiche: ciò che conta è dare una possibilità alla pace.
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