Gli ecofurbetti sono un salasso. Alle tasche dei cittadini costano più di centomila euro all’anno. Perché quando tv, frigoriferi e cassettoni vengono lasciati sul ciglio della strada o vicino ai cassonetti, c’è qualcuno che deve ritirarli e smaltirli. «Tutti i giorni c’è un operatore che prende nota sull’apposito modulo del materiale abbandonato - dichiarano dall’ufficio tecnico dell’Astem -, questo significa che tutti i giorni c’è una persona che deve uscire con un mezzo a disposizione per verificare la situazione e ritirare gli oggetti. Le segnalazioni arrivano da più parti, dai vigili urbani, dai nostri funzionari e anche dai cittadini. È difficile stabilire con certezza quanto costa questo tipo di servizio, non è una voce solitamente calcolata, tuttavia sembra che 100mila euro all’anno non siano a volte sufficienti».
Se si considerano solamente i rifiuti elettrici ed elettronici, i cosiddetti Raee, sul territorio nel 2011 sono stati raccolti circa 926 chilogrammi, un dato che emerge dal rapporto pubblicato dal Centro di coordinamento. A fare la parte del leone sono tv e monitor, con 421.710 chilogrammi, seguiti dai piccoli elettrodomestici con 233.122 chilogrammi. La Lombardia si conferma la regione più virtuosa di tutto lo Stivale, con un aumento della quantità raccolta pari a 6,04 per cento. L’anno scorso si è raggiunta quota 50 milioni di chilogrammi, con una media pro-capite che supera quella nazionale con 5,08 chilogrammi per abitante.
La Lombardia può anche vantare le strutture attrezzate e distribuite in maniera capillare sul territorio: 805 centri di raccolta e 17 luoghi di raggruppamento. Piazzole che gli ecofurbetti ignorano senza pietà, nonostante a Lodi l’Astem possa far sparire la merce con una telefonata.
Per le pile e i farmaci, è necessario utilizzare gli appositi contenitori. Per i “colossi” difficili da spostare e smaltire, l’Astem passa direttamente a casa a ritirarli, basta fissare un appuntamento. «Il servizio a domicilio è previsto per i rifiuti ingombranti - fa sapere l’ufficio tecnico -, come per esempio per le televisioni. Per tutto il resto, si deve passare alla piazzola ecologica». E “per tutto il resto” ci si riferisce a radioline, asciugacapelli, oggetti che non possono essere lasciati nel bidone della spazzatura. «Siamo aperti da lunedì a sabato - sottolineano dall’ufficio tecnico -, mentre il ritiro a domicilio è gratuito. Proprio per questo motivo è incredibile constatare che elettrodomestici e mobili siano abbandonati vicino ai cassonetti». Così come nelle oasi verdi del Lodigiano. «Siamo costretti a mettere delle telecamere per monitorare la situazione, è opportuno ricordare che il lancio dei rifiuti e il loro abbandono può essere punito con una multa». Cara e salata, perché in alcuni casi si arriva a una cifra di 500 euro.
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