LODI Santa Chiara, la protesta dei lavoratori arriva in Broletto
I sindacati Cse Flpl, Cgil e Uil contestano le mancate risposte sugli arretrati del contratto, il sindaco Furegato durante il presidio ha fornito rassicurazioni
Due priorità per il Santa Chiara: mettere in sicurezza i conti, mettere i lavoratori nelle condizioni di operare con serenità, a partire dall’erogazione degli arretrati contrattuali attesi. Così il sindaco Andrea Furegato ieri sera ha rassicurato i lavoratori della Fondazione, radunati sotto il Broletto in un presidio di protesta per manifestare la rabbia e il disappunto per le mancate risposte della Fondazione rispetto all’erogazione degli arretrati contrattuali. I lavoratori si sono mobilitati ieri sera con le sigle sindacali Cse Flpl, Fp Cgil e Fpl Uil, una trentina i dipendenti che hanno incontrato il sindaco Furegato prima del consiglio comunale.
«Abbiamo sopportato la mancata erogazione del premio di risultato, ora non abbiamo certezze sull’erogazione degli arretrati contrattuali, le tredicesime arrivano perché alcuni fornitori hanno accettato un rinvio di pagamenti – ha detto Luciano Bellocchio della Cse Flpl -. Il Cda della Fondazione si muove nell’incertezza e alla giornata. Per questo motivo non ha la nostra fiducia. Chiediamo un’azione del Comune per sfiduciare il Cda e dare nuovi vertici al Santa Chiara, al tempo stesso prevedendo che nel Cda possa trovare rappresentanza anche la forza lavoro». Giovanni Bricchi della Fp Cgil ha ribadito: «Al sindaco è già stata spiegata un mese fa la situazione generale, ora si aggiunge il fatto che dopo due anni di sacrifici economici, non si sa nemmeno quando arriveranno gli arretrati. Le altre case di riposo hanno detto chiaramente di non poter pagare ora per questioni di liquidità, ma hanno già calendarizzato il pagamento a gennaio. Con Santa Chiara non sappiamo nulla». Le lavoratrici hanno poi sollevato il tema dell’aderenza del contratto applicato al lavoro sanitario svolto, ricordando come la politica debba intervenire sull’aumento della quota sanitaria delle rette da parte di Regione e sulla regolamentazione dei contratti di libera-professione.
Il sindaco Andrea Furegato ha provato a mettere qualche punto fermo: «Ora la priorità è mettere in sicurezza i conti, e credo che nell’arco di poco tempo lo saranno, tra l’imminente erogazione del mutuo da parte di Banco Bpm e gli effetti della manovra sulle rette. Fatto questo, bisognerà tirare una riga e svolgere una ricognizione puntuale, con l’obiettivo prioritario di destinare ogni risorsa possibile al pagamento degli arretrati, perché abbiamo bisogno che pur in un momento difficile non venga meno la qualità del servizio che i lavoratori assicurano con la loro opera. Ne siamo consapevoli noi, e ne è consapevole il Cda. A gennaio penso che ci sarà certezza sui tempi e modi dell’erogazione degli arretrati. Quanto alla rappresentanza dei lavoratori nel Cda, è da prendere in considerazione. Una revisione dello statuto è necessaria, e quella sarà la sede in cui valutare le vostre istanze specifiche».
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