LODI Scalinate lasciate all’incuria, cresce la protesta in zona Laghi
Nel mirino i passaggi del Carmine e la nuova passerella
La vegetazione che cresce incontrollata e si insinua in mezzo ai tasselli in porfido sulla scalinata del Carmine. Piccoli ciuffi d’erba diffusi in ogni dove sulla pavimentazione, a creare un tappeto verde lì dove non dovrebbe esserci, ma anche veri e proprio arbusti di una decina di centimetri, soprattutto ai confini delle. E ancora, foreste verdi nello spazio tra il corrimano e il muro che fa confine da un lato, e la recinzione dell’altro, a regalare un senso di abbandono e di oblio a uno dei passaggi verso il centro città. Poco oltre, invece, per raggiungere la passerella - che ha le scale da un lato e le rampe per le due ruote dall’altro - il percorso a ridosso del marciapiede di via Secondo Cremonesi, delimitato da un muretto, è in parte ostaggio della vegetazione. Cespugli verdissimi che si spingono ben oltre la loro postazione abituale e si mischiano ai mattoni a vista della porta di accesso al percorso, già segnata del nero delle scritte dei writers, o si prendono spazio costringendo i pedoni a spostarsi un po’ più in là.
Richiesta di attenzioni, e di cure e manutenzioni, per due delle scale di passaggio dalla zona Laghi, lungo via Secondo Cremonesi a via Goroni, in direzione centro.
Per molti sono scorci quotidiani, polaroid scattate anche più volte al giorno da occhi abituati allo stesso percorso per raggiungere il centro storico senza ricorrere all’auto. Quelli di chi vive in zona e preferisce usare il mezzo di trasporto più naturale del mondo, le gambe, e di chi lavora nel salotto buono del centro e lascia l’auto qui, approfittando dei tanti stalli sosta senza ticket. Per altri invece questo angolo di città è meno consueto, ma la scoperta lascia lo stesso amaro in bocca e suscita la stessa richiesta di attenzioni. Oltre alla vegetazione che cresce incontrollata, e in alcuni casi si mangia parti dei percorsi, a suscitare le segnalazioni la presenza di rifiuti diversi, come le bottiglie di birra abbandonate qua e là, nelle scarpate a ridosso della passerella.
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