
Lodi, seduta fiume sulla Tasi
Ieri seduta fiume del consiglio comunale per
discutere di tasse locali. Si tratta di una
manovra finanziaria da 13 milioni di euro
(ore 17) L’aliquota Tasi per le prime case a Lodi sarà sarà del 3 per mille. Nel consiglio comunale della notte scorsa sono stati approvati il regolamento di applicazione e le aliquote della Tasi, il regolamento di applicazione e le aliquote dell’Imu oltre ad una variazione del regolamento per l’applicazione della Tari.Il gettito della Tasi, pari a circa 3.600.000 euro,è diretto alla copertura del costo parziale (73%) di alcuni servizi (anagrafe, polizia locale, illuminazione pubblica, manutenzione delle strade e del verde). L’amministrazione ha deciso di applicare la Tasi agli immobili esenti dall’Imu (abitazioni principali e assimilate, immobili strumentali dell’agricoltura, beni merce delle imprese di costruzione), nonché a quelle di categoria D5 (istituti di creditori e assicurazioni) e alle abitazioni principali di categoria A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi di pregio artistico e storico). L’aliquota sulla casa di abitazione principale è stata fissata al 3 per mille e sono previste varie detrazioni (per i figli a carico, per famiglie in cui vivono portatori di handicap o con invalidità al 100% e per le abitazioni fino a determinate rendite catastali). «Le case di abitazione principale che potranno usufruire di tali detrazioni sono 11.101 - spiegano dal Broletto - rispetto ad un totale di circa 13.000 abitazioni principali esistenti in città; in 856 casi, le detrazioni avranno l’effetto di azzerare la tassa».
(ore 9) Seduta fiume per il via libera di Tasi e Imu. Ieri fino a notte fonda il consiglio comunale ha discusso di tasse locali, una manovra da più di 13 milioni di euro che si abbatterà sui lodigiani. Una corsa contro il tempo del Broletto per evitare un rinvio a settembre della prima scadenza dei tributi sugli immobili, come annunciato dal governo per i Comuni che non approvato i regolamenti entro il 23 maggio. La nuova Tasi, la tassa sui servizi indivisibili (manutenzione verde, strade, illuminazione, anagrafe, polizia locale), è stata illustrata dall’assessore Erika Bressani: «La base imponibile è la rendita catastale, come succedeva per l’Imu. Come previsto dal legislatore la tassa riporta i contribuenti a Imu 2012 - spiega - noi abbiamo deciso di evitare le doppie imposizioni, con l’introduzione di detrazioni». La giunta Uggetti ha quindi stabilito che il prelievo Tasi sarà a carico principalmente dei proprietari di prime abitazioni, per un gettito previsto di oltre 3 milioni. Non dovranno pagare nulla gli affittuari. Gli immobili adibiti come prima abitazione sono quasi 13mila (11.101 sono quelli con agevolazioni, 856 sono le famiglie esenti). L’aliquota fissata è il 3 per mille. La scadenza prevista a Lodi (salvo rinvii) è 16 giugno per la prima rata. Agevolazioni sono state individuate per famiglie con figli, portatori di handicap, rendite con valori non troppo alti e sale cinema. Le seconde case e altri immobili dovranno versare invece l’Imu, che prevede un gettito di oltre 9 milioni di euro (al netto degli introiti destinati allo Stato). Prelievi salati per banche, assicurazioni e case di lusso.
Ampio il dibattito sulle finanze locali in consiglio. L’opposizione ha contestato regolamento e aliquote. Lorenzo Maggi di Forza Italia: «Discutiamo senza numeri. Queste tasse andranno a ricadere sui lodigiani in maniera pesante. È una mazzata perché l’anno scorso i cittadini non pagavano sulla prima casa. Non si capisce perché gli affittuari non debbano pagare la Tasi». E Matteo Boneschi della Lega nord: «Si doveva e si poteva fare di più. A Casale ad esempio sulle prime e seconde case il Comune ha messo aliquote zero. A Lodi l’imposizione fiscale tende sempre ai livelli più alti». Per la maggioranza è intervenuto Gianmaria Mondani del Partito democratico: «Le nostre scelte sono state fatte in condivisione con la città. La condivisione è un modello che contraddistingue il centrosinistra da dieci anni a questa parte. Chi è chiamato ad amministrare a volte fa anche scelte difficili. Il percorso che si segue è però quello che dà lo stile di un amministrazione comunale. E questo stile credo che abbia portato molti frutti al centrosinistra in città».
E Michela Sfondrini di Sel sul regolamento Tasi ha criticato la scelta del governo di imporre ai Comuni l’applicazione del tributo. Infine è stata presentata (e bocciata a maggioranza) anche una mozione di Luca Degano dei 5 Stelle: la proposta è introdurre una tariffa «puntuale» per la raccolta rifiuti, ovvero un sistema che commisuri il pagamento del servizio in relazione al livello di differenziata raggiunta.
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