Lodi, sequestro da 41 milioni di euro della Procura di Milano nel settore della logistica farmaceutica - I VIDEO
Le indagini della guardia di finanza in due province, ipotesi di gestione irregolare della manodopera e gravi reati fiscali, coinvolta la Chiapparoli. E i 5 Stelle chiedono regole severe per tutte le cooperative
Il Comando Provinciale di Milano della guardia di finanza sta eseguendo a un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Milano, nei confronti di società operanti nel settore della logistica per aziende farmaceutiche, per l’importo complessivo di oltre 41 milioni di euro. Le indagini, coordinate dalla Procura ambrosiana e svolte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Milano con la collaborazione del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate, hanno ad oggetto il fenomeno della somministrazione illecita di manodopera. Le ipotesi investigative riguardano una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale del meccanismo illecito, di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti per un ammontare complessivo di circa 250 milioni di euro.
Logistica lodigiana, sequestro da 41 milioni di euro. Le altre notizie del giorno www.ilcittadino.it. Video di Lorenzo Rinaldi
In particolare, ricostruendo la “filiera della manodopera”, è stato rilevato che i rapporti di lavoro con la società committente sono stati “schermati” da società “filtro” che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative (società “serbatoio”), che hanno sistematicamente omesso il versamento dell’LV.A., nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale.
Sono in corso, inoltre, diverse perquisizioni nelle province di Milano e Lodi nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte, con contestuale notifica delle informazioni di garanzia, anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti delle società, a favore di quest’ultime. L’inchiesta risulta coinvolgere due società: Chiapparoli Logistica Spa, con sede legale a Cerro al Lambro, in provincia di Milano, ma nata nel Lodigiano e con importanti magazzini tra l’altro a Livraga, e Consorzio Sal, e sono tre gli amministratori indagati. L’indagine analizza le annualità dal 2019 al 2023 ed evidenzia il comportamento di chi ’guida’ la catena dei due gruppi e ipotizza che la società di logistica risulti “priva di qualsiasi presidio idoneo a selezionare i fornitori dei servizi di logistica in modo da evitare che gli stessi siano meri serbatoi di personale (mancando in ipotesi sufficienti controlli sua eventuali compensazioni a fini tributari, al pagamento di Iva e contributi, all’ eventuale assenza di qualsiasi struttura organizzativa delle società fornitrici, al continuo cambio delle cooperative, al fenomeno della transumanza)”. Secondo il pm Storari sarebbero emerse “condotte che agevolano lo sfruttamento dei lavoratori e che determinano pratiche di concorrenza sleale” tramite dichiarazioni fiscali di fatto ritenute infedeli, con conseguenti omesso versamento dell’Iva e/o uso di fatture o documenti per operazioni inesistenti.
L’effettiva responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo qualora intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
L’Onorevole pentastellata, Valentina Barzotti e il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia, Nicola Di Marco, insorgono dopo che la Procura milanese ha ipotizzato l’ennesima una maxi frode, con mancato versamento di contributi e dell’Iva nella somministrazione di manodopera, che vedrebbe coinvolta anche la Chiapparoli Logistica di Cerro al Lambro. L’On. Valentina Barzotti (M5S) dichiara: «I dati dell’Ispettorato del lavoro segnalavano già irregolarità nel settore logistico, qui si annidano le più gravi forme di lavoro sommerso e di somministrazione irregolare di manodopera. In Parlamento abbiamo depositato il progetto di legge 590 (Disposizioni in materia di società cooperative, disciplina dell’appalto, somministrazione di lavoro e distacco di lavoratori), a prima firma dell’Onorevole Aiello, in contrasto alle cooperative irregolari. Il tema delle false cooperative, dello sfruttamento dei lavoratori, degli appalti illeciti e della somministrazione abusiva di manodopera costituisce una vera e propria piaga per l’intero sistema lavoro e infesta il nostro Paese ormai da decenni. Con la nostra proposta miriamo a aggiornare la normativa prevedendo che anche il socio lavoratore abbia le tutele del rapporto dipendente”, conclude l’On. Barzotti.
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Logistica dei farmaci: sequestro da 41 milioni
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