Lodi, si travestiva da carabiniere e rapinava le ville. Adesso è evaso dal carcere in Piemonte
Caccia in tutta Italia a un 38enne: temeva di perdere la “semilibertà” e ha scavalcato un muro
Era stato arrestato nell’estate del 2016 dai carabinieri di Pavia assieme ad altre cinque persone, tutti di origini sinti tranne un albanese, con l’accusa di far parte della banda che aveva messo a segno 82 rapine in villa tra Lombardia ed Emilia, anche nel Lodigiano, facendosi aprire la porta dai proprietari quasi sempre anziani grazie a finti distintivi e tesserini dei carabinieri e usando anche lampeggianti e sirene sulle auto. Ora il 38enne G.S., raggiunto settimana scorsa da un nuovo ordine di carcerazione, stava finendo di scontare in regime di semilibertà una condanna per furto e rapina aggravata con termine nel 2028. Temendo probabilmente che le nuove accuse gli avrebbero a breve precluso la possibilità di lasciare ogni giorno il carcere di Alba, per andare al lavoro, nel pomeriggio di venerdì 7 luglio ha approfittato di un cancello temporaneamente aperto, ha scavalcato un muro, ha preso la sua auto e ha fatto perdere le proprie tracce.
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