LODI Sulla passerella del ponte buche e tanti dissesti
La denuncia di pedoni e ciclisti che tutti i giorni transitano lungo il passaggio verso il centro città, il manto risulta sconnesso in più punti
Sconnessioni e avvallamenti minano l’integrità della passerella ciclopedonale del ponte sull’Adda. Frequenti i disagi per chi transita da queste parti, con inciampi che sono ormai all’ordine del giorno per pedoni e ciclisti. Il tratto più sconnesso risulta essere il destro, arrivando dal centro città. In particolare, verso la fine di questo lato di passerella, prima di svoltare a destra su via Nazario Sauro, si segnalano almeno un paio di vistose aperture nel terreno, che sollevandosi come i lembi di una ferita diventano causa d’inciampo e cadute. Chi sembra essere particolarmente pugnace su questo tema è l’utenza della vicina Canottieri Adda Lodi. Con il viavai di pedoni e ciclisti da e verso il circolo privato che aumenta con la bella stagione paiono essersi intensificati anche i disagi causati dalle crepe e sconnessioni sulla passerella. Ormai chi frequenta la zona ha imparato a convivere con questo tipo di ostacoli, scegliendo magari di transitare dal lato opposto, dove la passerella è meglio tenuta.
Messo al corrente della problematica, in aprile l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Lodi Gianluca Scotti aveva avuto modo di spiegare come la situazione fosse già nota. Necessitando di un intervento non semplice, i lavori per la sistemazione del passaggio ciclopedonale sul ponte dell’Adda, su cui un’importante azione deleteria è stata causata negli ultimi anni da più fattori tra cui anche inquinamento e gelo, necessitano di essere ben pensati. Una situazione «spesso oggetto di giuste richieste, che è stato già deciso di assecondare, ma che ancora non sono state messe in atto all’interno della programmazione davvero molto ampia che riguarda gli interventi di manutenzione e rifacimento rispetto all’intera città» avevano detto dal Broletto per poi aggiungere come «al di là della difficoltà tecnica dell’operazione, i lavori sono stati già inseriti nel quadro di intervento generale che è stato messo a punto, e la cui tempistica sarà definita a breve, anche in relazione alle risorse disponibili e alle indicazioni di bilancio, facendo in modo di restituire alla città un’altra parte di pubblica utilità che per lunghi anni non è stata interessata da alcuna cura particolare».
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