LODI Tassa rifiuti, via libera agli sconti: prime due rate più leggere e dilazionate

La giunta Casanova impegna oltre 1 milione e 400mila euro: risparmi dell’11% per le famiglie, fino al 46% per le altre utenze

Lorenzo Crespiatico

Tari alleggerita e dilazionata per far fronte alla crisi coronavirus: venerdì sera in consiglio comunale sono state approvate le modifiche all’articolo 22 del regolamento comunale della tassa rifiuti. Come già anticipato dall’amministrazione nelle scorse settimane e secondo quanto illustrato in aula dall’assessore al bilancio Angelo Sichel, quest’anno non ci sarà più la possibilità di effettuare il versamento in soluzione unica, ma sono obbligatorie le tre rate, posticipate a fine luglio, fine settembre e gennaio 2021 (conguaglio). L’acconto di fine luglio sarà pari al 20 per cento, 30 per cento a fine settembre e il restante 50 per cento a conguaglio a gennaio. «Per entrambe le categorie, andremo ad operare in modo consistente sulla quota variabile - ha aggiunto Eleonora Ferri (Lega) - diminuendo fino al 46% la stessa per le utenze non domestiche, con l’impegno di oltre 1 milione 400 mila euro di risorse e dell’11% per le utenze domestiche con più di 500 mila euro di riduzione. Abbiamo deciso di rimodulare la ripartizione per alleggerire fondamentalmente il gettito delle prime due rate, ripartendo il 50% nelle prime due rate e la restante parte nella rata di conguaglio che potrà essere oggetto poi, una volta definito il PEF del 2020, di eventuali ulteriori rimodulazioni».

Le opposizioni non hanno perso l’occasione per incalzare l’assessore all’ambiente Alberto Tarchini, ricordandogli le promesse fatte riguardo allo sconto della Tari per i residenti dei quartieri soggetti alla sperimentazione del sacco prepagato per la frazione secca: «Faccia valere gli interessi dell’amministrazione quando discute con il gestore - ha dichiarato Carlo Gendarini (Gendarini sindaco) -: se c’è una riduzione dei rifiuti è bene che questo torni alla comunità sotto forma di sconto».

«Avete detto che le scadenze sono state spostate per una volontà del comune, ma è falso - ha sostenuto Simone Piacentini (Pd) -, perché le scadenze dei pagamenti della Tari sono state spostate attraverso delibere dell’autorità».

«L’anno scorso con la sperimentazione del sacco prepagato era stato promesso che ci sarebbe stato un risparmio economico per le tasse dei cittadini, ci state lavorando?», ha ricordato Massimo Casiraghi (Movimento 5 Stelle).

Così ha ribattuto l’assessore Tarchini: «I risultati nei quartieri coinvolti sono incoraggianti ma nonostante avessimo prospettato la possibilità di una riduzione delle utenze coinvolte ci siamo poi resi conto che il risparmio, di circa 3mila 500 euro, restituito alle famiglie sarebbe stato poco più che simbolico. Inoltre la procedura amministrativa di rimborso sarebbe stata faticosa». Piacentini ha suggerito quindi un’iniziativa simbolica a vantaggio delle utenze coinvolte, come una piantumazione

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