LODI Vandali al Centro anti-violenza, arriva in aiuto un “assegno” da 2mila euro

Donazione dalla fondazione comunitaria, la presidente Metalla: «Un gesto che ci ridà fiducia»

Fortunatamente non sono stati toccati gli archivi con documenti e dati, «perché altrimenti sarebbe stato ancora più drammatico». Nell’incursione il centro si è trovato però con muri imbrattati, serrature rovinate, oggetti gettati ovunque e beni sottratti. Fondazione Comunitaria in aiuto del centro anti-violenza di Lodi La metà di niente, gestito dall’associazione Orsa Minore, con una donazione concreta di 2mila euro destinata al punto di aiuto e sostegno contro la violenza. Un modo per ridare coraggio alle operatrici del centro che è l’unico accreditato di tutta la provincia e che, in questi giorni, ha già ricevuto attestati di solidarietà e aiuti concreti anche da aziende private, che hanno offerto pacchi dono, aiuti pratici e sostegno per creare un sistema di allarme.

«Siamo felici di questo gesto perché ci consente di riprendere con fiducia la nostra attività», è il commento di Paola Metalla, presidente dell’associazione Orsa Minore. Un’attività che continua, purtroppo, a segnare un segno più nel numero di casi seguiti. «Nel 2020 avevamo avuto 250 contatti di persone in pericolo, con 179 casi presi effettivamente in carico e nel 2021 la situazione si è ulteriormente aggravata». Nel giro di un mese sono stati tre gli ammonimenti emessi dal questore di Lodi nei confronti di uomini colpevoli di violenze e minacce nei confronti delle compagne. L’’associazione, lo scorso 17 gennaio, si è trovata di fronte agli effetti dell’incursione sulla sede di via Gorini. «È stata un’esperienza davvero pesante - prosegue Metalla - . Ci hanno rubato una piccola somma di denaro che avevamo in cassa, hanno portato via il contenuto dei pacchi dono che avevamo preparato per dare sollievo alle nostre donne, hanno sottratto mascherine Ffp2 e gel igienizzante, frugato in tutti gli scatoloni, rotto il telefono». Un gesto «spregevole», è il commento di Mauro Parazzi, presidente della Fondazione Comunitaria di Lodi. «Riteniamo che il nostro sia un intervento importante all’interno di una relazione di lunga durata, visto che tempo sosteniamo l’attività del centro - spiega - . Oltre che al ripristino della normale attività, ci auguriamo che possa aiutare nell’obiettivo di potenziare tutti i servizi». Dal presidente arriva un invito a tutte le realtà interessate a valorizzare la struttura, «perché si mettano in contatto con la Fondazione in modo da valutare insieme con quali modalità sostenere il loro lavoro in futuro».

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