Lodi Vecchio, un orto di canapa indiana in cascina: due denunciati

La Forestale ha scoperto 35 piante a cascina Comasina

Di alberi e di piante se ne intendono, e qualche sospetto c’era, visto che la perquisizione era stata delegata dal Pm. Ma forse non si aspettavano di avere a che fare addirittura con una piccola piantagione di cannabis sativa. I carabinieri del Nucleo Forestale di Lodi hanno recentemente posto sotto sequestro 35 piante di marijuana, alcune già essiccate parzialmente, altre ancora in fase di coltivazione e in fioritura. L’intervento si è svolto a Lodi Vecchio, due le persone denunciate a piede libero per la coltivazione della canapa: hanno ammesso la loro responsabilità, sottolineando però di coltivarla «per uso personale».

La perquisizione disposta dalla Procura ha riguardato l’abitazione della coppia, 45 anni lui, 59 lei, nella zona Comasina di Lodi Vecchio, una frazione di poche case sparse sperduta nella campagna oltre la Basilica. I carabinieri della Forestale di Lodi hanno trovato in casa l’attrezzatura utile all’essiccazione della canapa, lampada al neon e stagnola, e otto parti di piante di cannabis sativa, da 65 centimetri a oltre 2 metri di altezza. Appena fuori casa, nella legnaia, c’erano poi altre 15 piante in essiccazione, da piccole parti di 40 centimetri fino ai 150 centimetri, e subito nelle vicinanze, all’interno del cortile, cinque grandi vasi con altrettante piante di cannabis ben rigogliose, alcune in piena fioritura, alte anche 3 metri, tutte bene curate.

L’abitazione si trova però in aperta campagna, e nelle vicinanze della recinzione ci sono delle aree incolte. È stato forse questa disposizione ambientale a far insospettire i carabinieri della Forestale rispetto ai quantitativi trovati in casa dei due. Da lì è iniziata quindi una ricerca anche all’esterno, e in mezzo alla vegetazione autoctona della Bassa Lombarda sono spuntate anche delle esotiche piante, peraltro ben in vista considerata la crescita rigogliosa, ben oltre i 3 metri di altezza. Ne sono state ritrovate altre sette, disposte a gruppetti di due e tre, in diversi appezzamenti di terreno adiacente, parte incolto, parte adibita ad orto.

La coppia dal pollice verde è stata denunciata a piede libero per coltivazione della marijuana, che essi stessi hanno ammesso precisando però che tutta era destinata al consumo personale, per essere fumata ma anche per essere utilizzata per infusi e tisane

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