LODI Via vai sospetti, incuria e spaccio: domina il degrado al parco di via Kennedy
Dai residenti del quartiere di Robadello si alza la denuncia per la situazione dell’area verde
Dall’alto del suo condominio al settimo piano di un palazzo che ne conta nove, l’anziana signora ultraottantenne, affacciandosi dalla finestra, può godere di una vista panoramica su tutto il quartiere di Robadello. Incastonato fra viale Europa e via Kennedy vi è un parco comunale, che sorge proprio in fronte al condominio di edilizia popolare dove la donna risiede. Volendo rimanere anonima, la signora confessa di assistere spesso a «movimenti sospetti» e di udire «continui schiamazzi» che provengono quotidianamente proprio dal vicino rettangolo verde. «Il parco comunale è meta giornaliera di ragazzi - spiega -. Niente di male se stessimo parlando di giovani tranquilli che al parco ci vanno per giocare, ma la realtà è ben diversa». Infatti, pure in mezzo a tante famiglie che frequentano di giorno la struttura, «c’è chi beve, fuma e getta per terra lattine e mozziconi». Ma questa è solo la punta dell’iceberg: «Di notte, o comunque col buio, spesso noto dall’alto queste fila di lucine che si muovono all’interno del parco. Sono le torce delle “allegre compagnie” che hanno nel parco la loro isola felice».
Le dichiarazioni della donna trovano conferma nelle parole di un uomo di 65 anni che vive in un appartamento del complesso abitativo di via Kennedy, quelle che una volta venivano chiamate le “case gialle”. L’uomo giura di aver visto più volte situazioni riconducibili allo spaccio di sostanze illecite: «Le volanti qui non passano mai, ma dovrebbero farlo, e chissà cosa troverebbero. Già è capitato, anche di prima mattina, di vedere arrivare ambulanze chiamate per soccorrere chi prima pensa a “divertirsi” e poi, al suono della campanella, va nelle vicine scuole di viale Papa Giovanni XXIII a “scaldare la sedia” e poi si sente male». Il problema di fondo sostanziale di questo parco è la recinzione, come confessa l’uomo. «Le due entrate principali della struttura collocate su viale Europa sono dotate di apposito cancello che di sera viene chiuso - illustra -. Ma dalla parte opposta, sul lato di via Kennedy, confinante con la nostra proprietà che non è dotata di mura o recinzione c’è un varco nella rete, che consente un libero accesso 24 ore su 24». Una porta aperta di continuo su questo parco terra di nessuno, ormai diventato “paese dei balocchi” per la vita notturna del quartiere. «Chiediamo che la recinzione venga chiusa anche sul lato di via Kennedy e che ci siano maggiori controlli nella zona, per farci stare più tranquilli», conclude l’uomo, riassumendo in questa richiesta il desiderio dei residenti del quartiere.
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