LODI Violenza contro le donne, un flash mob in piazza Castello VIDEO

Studenti e associazioni si sono ritrovati per l’evento “One billion rising”

Spezzare le catene per cominciare a vivere, in piena libertà: un messaggio forte, espresso con un grido globale attraverso la campagna “One billion rising” che stamattina, giovedì 16 febbraio, è stato portato in piazza Castello dalle associazioni “Se non ora quando”, “Toponomastica femminile” con “Ife/FAe Italia” in collaborazione con tante altre realtà che si battono per debellare la violenza contro le donne. Sulle note della canzone “Break the chain” e la voce della cantante Clèmentine Nantista, circa trecento studenti del lodigiano si sono radunati nel centro storico per un flash mob mondiale, che ha coinvolto anche duecento alunni dell’istituto Ognissanti di Codogno direttamente a scuola. A introdurre la mattinata, carica di energia, è stata la voce di Sylvie Kaminski di “Snoq Lodi” e la testimonianza di Danila Baldo di Toponomastica che hanno ribadito l’importanza delle pari opportunità. Messaggio che è stato pienamente condiviso dal Comune di Lodi, che ha patrocinato la manifestazione, con la presenza in piazza degli assessori Manuela Minojetti e Mariarosa Devecchi in rappresentanza dell’amministrazione comunale. Dopo il flash mob, si sono susseguiti anche gli interventi della dirigente scolastica dell’Iis di Codogno Antonia Rizzi che ha sottolineato il messaggio portato dai ragazzi di Villa Igea tramite i “Cioccolatini del rispetto”; poi, sono intervenute anche Paola Metalla del Centro antiviolenza “La metà di niente”, Tina Lomi Signoroni di Coged e la consigliera di parità di Piacenza Venera Tomarchio che segue l’iniziativa “made in Lodi” dalla prima edizione, dieci anni fa. L’iniziativa si è svolta con successo grazie alla collaborazione delle associazioni “Il Ramo”, Rumorosse, Fiab, “Banca del tempo”, la rete provinciale “Non sei sola” e le scuole Bassi, Cazzulani, Merli Villa Igea dell’Iis di Codogno e anche l’Università delle tre età.

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