Manovra, a rischio i conti del Broletto

Guerini: «Senza modifiche dovremo fermare gli investimenti»

«Se la manovra non cambia saremo costretti a chiudere i servizi e fermare gli investimenti». A lanciare l’allarme è il sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, che ha contestato duramente il decreto anticrisi varato dal governo a Ferragosto. «Il provvedimento è sbagliato e va modificato - afferma il responsabile di palazzo Broletto - sono fiducioso che nell’iter parlamentare ci sia un alleggerimento del peso dei tagli sugli enti locali, che faticherebbero a sopportare un ulteriore irrigidimento delle condizioni finanziarie».

Per far sentire la voce dei comuni e delle province, il primo cittadino del capoluogo interverrà oggi a Roma, come parte della delegazione Anci che sarà protagonista di un’audizione in commissione bilancio in Senato. «Avremo un direttivo dell’Associazione nazionale dei comuni per discutere di manovra e ci sarà anche l’importante appuntamento in Parlamento - spiega Guerini -, per la parte che riguarda i comuni la manovra è profondamente scorretta e va modificata. Sono convinto che ci siano i margini per farlo. Per ora è questo l’obiettivo primario che contiamo di portare avanti». Altrimenti per il comune di Lodi la situazione sarebbe molto critica. «Stando così le cose, non sono previste riduzioni ulteriori di trasferimenti sul Broletto - afferma l’assessore al bilancio del municipio del capoluogo, Gianni Pera - ci saranno vincoli più stringenti sul Patto di stabilità (ovvero sui saldi di spesa ed entrati fissati dal governo per gli enti locali, ndr) che ricadranno sul bilancio di previsione dell’anno prossimo. Per ora non sono stati comunque fatti calcoli specifici sulle ricadute. Di certo bisognerà anche verificare l’impatto che i tagli sulle regioni avranno sul comune di Lodi». In ogni caso, la “Finanziaria bis” del governo arriva dopo una stretta che era già stata prevista con i precedenti provvedimenti di palazzo Chigi.

Un quadro per nulla roseo per i conti del Broletto, in particolare per i parametri contabili da rispettare. «Il problema del Patto di stabilità si pone già quest’anno - continua l’assessore Pera -. Abbiamo appena bandito una seconda asta pubblica per la vendita di alcuni beni immobiliari. Il pezzo forte è ancora una volta rappresentato dalla proposta di cessione del palazzo di via Besana che ospita l’Inps. La sua vendita è una condizione necessaria, ma non sufficiente per rimanere nei parametri finanziari fissati. Senza quella prospettiva, al momento non abbiamo altre soluzioni». Dalla “radiografia” effettuata sui conti del Broletto è emerso anche che «sul fronte delle entrate e delle spese correnti, non ci sono notizie di minori entrate rispetto a quelle preventivate - dichiara Pera -. Sulle entrate correnti abbiamo ad esempio trovato alcune soluzioni organizzative, come i risparmi dovuti a una migliore sistemazione del servizio del trasporto scolastico». In ogni caso, per l’assessore al bilancio, le continue restrizioni del governo rischiano di limitare la capacità di programmazione del comune e anche i tanti interventi promessi agli elettori potrebbero subire dei rallentamenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA