MARUDO «La torre campanaria indica la direzione verso il cielo»

Domenica mattina la benedizione da parte del vescovo monsignor Malvestiti

Emblema di Marudo, simbolo di cielo e terra: la torre campanaria, domenica mattina, è stata benedetta dal vescovo di Lodi Maurizio Malvestiti in una celebrazione in grande stile alla presenza delle autorità. «Il campanile ci indica la direzione verso il cielo – ha commentato il vescovo durante l’omelia -, dove ci è riservato un posto. Ma è un punto di riferimento per l’intera comunità che cammina nella storia e coltiva la coesione sociale. Simbolo di apertura, rappresenta il luogo attorno al quale ci raduniamo per salvaguardare l’identità umana e cristiana della nostra comunità con un dialogo inclusivo tra religioni e culture, credendo che la varietà possa unire e non dividere. Cambia il suono delle campane nelle circostanze tristi o liete ma non la benevolenza di Dio».

La celebrazione religiosa si è svolta nel cortile della parrocchiale nel rispetto delle restrizioni dettate dai decreti ministeriali. Al fianco del vescovo, don Carlo Granata, parroco di Marudo, don Gianluigi Scandelli, don Ermanno Livraghi e don Anselmo Morandi. «Era la sera del 18 marzo 1979 – ha ricordato don Carlo Granata – quando il paese, che allora contava 800 anime, fu scosso da un rumore assordante; i cittadini, con grande desolazione, poterono constatare il crollo del campanile. E oggi ,dopo più di 40 anni, siamo riuniti per festeggiare l’inaugurazione ufficiale del nuovo campanile». Dopo i saluti di rito, le parole del sindaco hanno ricordato il significato della celebrazione: «Una festa non solo per la comunità parrocchiale ma per tutto il paese – ha esordito Claudio Bariselli - per cui ringrazio il vescovo e tutte le autorità religiose, civili e militari. Avevo quasi due anni all’epoca del crollo del campanile – ha proseguito -, e nelle testimonianze dei cittadini ho appreso la caparbietà per salvaguardare la chiesa, inevitabilmente danneggiata. Ora, vedere il campanile svettare alto al centro del paese da un senso di compiuto: ha colmato un vuoto che c’era da troppo tempo ormai».

E per l’occasione a celebrare la nuova costruzione, le più alte cariche del territorio: l’onorevole Guido Guidesi, il presidente della Provincia Francesco Passerini, l’assessore regionale Pietro Foroni, le consigliere Patrizia Baffi e Selene Pravettoni, Sara Casanova, sindaco di Lodi, Maurizio Villa, primo cittadino di Sant’Angelo; tra le istituzioni hanno partecipato all’evento anche Mauro Parazzi e Giovanna Alquati di Fondazione Comunitaria, Cristiano Devecchi presidente del Parco tecnologico, Giuseppe Negri presidente di Sal (Società acqua lodigiana), il direttore didattico Enrico Pallotta, il vice questore Angelo Sais, il maresciallo del comando provinciale della guardia di finanza Paolo Russo, Gaetano Carlino comandante dei Carabinieri di Sant’Angelo e una rappresentanza dei vigili del fuoco.

E al termine della Messa il vescovo ha benedetto la torre campanaria e scoperto la targa commemorativa per «onorare nel tempo questo giorno di gioia».

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