Maurizio Romanelli alla guida della procura di Lodi: è uno dei massimi esperti di lotta al terrorismo e alle mafie
Il magistrato milanese reggerà l’ufficio fino alla nomina del nuovo procuratore
Sarà Maurizio Romanelli a tenere le redini della Procura di Lodi fino all’insediamento del nuovo procuratore, che si stima avverrà non prima di ottobre. Nei giorni scorsi la Procura generale di Milano ha formalizzato il decreto che applica a Lodi uno dei magistrati milanesi più esperti nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata; data la maturità di carriera, per tutta l’estate e probabilmente anche per l’autunno subentrerà nel ruolo di capo che fino all’8 febbraio era ricoperto da Domenico Chiaro, passato come vice alla Procura Generale di Brescia dopo sei anni a Lodi.
In magistratura del 1986, Romanelli, 64 anni, di origini triestine, è stato giudice a Milano fino al 1992, quando è passato alla Procura e per una decina di anni ha fatto parte della Direzione distrettuale antimafia. Qui si era occupato delle organizzazioni mafiose tradizionali e della loro penetrazione nel Nord Italia, coordinando diverse maxi-inchieste e i conseguenti grossi processi nel periodo caldo del contrasto al fenomeno mafioso nel Nord Italia ’92 - ’98. Nel 2012 poi era stato nominato Procuratore aggiunto a Milano e aveva coordinato il quarto dipartimento (terrorismo ed eversione; criminalità informatica), approfondendo il tema delle affiliazioni all’Isis in Italia.
Nel luglio del 2016 era partito per Roma, dopo la nomina a Procuratore nazionale aggiunto della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, come responsabile della neo costituita sezione terrorismo dove aveva dedicato particolare attenzione alla collaborazione investigativa internazionale, per rientrare poi alla Procura di Milano dal 2019, dove coordina il secondo dipartimento (delitti di pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione, reati tributari e societari) e coordina anche l’ufficio esecuzione della Procura. alcuni avvocati lodigiani avevano avuto modo di apprezzarlo per la capacità di dialogo.
Nei mesi della sua reggenza, il Csm sarà intanto chiamato a valutare i profili degli undici aspiranti al ruolo di Procuratore a Lodi: sono Bruna Albertini, Maria Cristina Ribera, Stella Poggioli, Laura Pedio, Grazia Anna Colacicco, Alessandro Pepè, Nicola Serianni, Ciro Cascone, Enrico Pavone, Paolo Sirleo e Paolo Del Grosso
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