Maxi operazione antidroga nel Piacentino, arresti anche in provincia di Lodi
In tutto sono 23 le persone fermate dai carabinieri di Fiorenzuola: sequestrati hascisc, cocaina e marijuana
Arresti anche in provincia di Lodi, oltre che a Piacenza, Bergamo, Pavia, Torino e Parma, nel corso dell’operazione “Freegerassa 2” portata a termine dalla Compagnia Carabinieri di Fiorenzuola d’Arda con l’ausilio dei Comandi Provinciali competenti. Questa mattina a Piacenza sono stati illustrati i dettagli dell’attività. In tutto sono 23 le persone arrestate nel corso dello scorso 8 giugno a seguito delle misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Piacenza su richiesta delle Procura della Repubblica emiliana. Di questi 23, 8 in carcere, 9 agli arresti e 6 con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, 11 sono marocchini, 10 italiani, 1 rumeno ed 1 albanese, responsabili, con diverse modalità, nel traffico e detenzione di stupefacenti e furti in abitazione. L’indagine ha preso piede tra il marzo del 2018 e il medesimo mese del 2019, con la scoperta di tutta la filiera e delle due figure apicali del gruppo, due fratelli marocchini capaci di rifornire i pusher del piacentino e non solo. Uno dei due si occupava del trasferimento dei soldi in Marocco, mentre l’altro del coordinamento dei corrieri. In flagranza di reato sono state arrestate una dozzina di persone e sequestrati 900 grammi di hashish, 200 di cocaina, 25 piante di marijuana, oltre ad un veicolo e 8 mila 200 euro. Per quanto riguarda i furti invece sono 5 quelli accertati, commissionati, tra case ed attività, da due piacentini ultrasessantenni.
Nel corso della mattinata odierna sono state illustrate anche altre due operazioni, “Proxenet”, con cinque persone in carcere per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, minaccia e concorso allo sfruttamento e maltrattamenti in famiglia, e “Iberia Express”, con 8 marocchini in carcere sempre per il fenomeno dello spaccio, principalmente in aree golenali lungo il Po (problematica ben conosciuta anche nel lodigiano).
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