MELEGNANO Doccia fredda sulla rotonda “lumaca”
Il Tar si prende due settimane prima di decidere sull’intervento della Binasca
Con l’ennesima fumata nera arrivata in questi giorni, nuova doccia fredda per la riqualificazione della rotonda “lumaca” sulla Binasca, che rallenta notevolmente la circolazione lungo la trafficata provinciale. L’ultima puntata dell’infinita telenovela è andata in scena nei giorni scorsi quando, dopo il ricorso contro la Città Metropolitana presentato dalla Società Autostrade e dal ministero delle Infrastrutture, il Tribunale amministrativo regionale ha rimandato di un paio di settimane la decisione finale. È quanto fatto sapere dalla stessa Città Metropolitana, il cui progetto di riqualificazione nei mesi scorsi è stato contestato da ministero e Autostrade, secondo i quali sono necessari ulteriori interventi lungo la Binasca in prossimità della rotatoria che conduce da un lato sull’A1 e dall’altro sulla bretella Binasca-Santangiolina. Dall’altra parte, ricadendo la provinciale nel proprio territorio di competenza, la Città Metropolitana ha considerato illegittimi i rilievi mossi dai due enti, che si sono quindi rivolti al Tribunale amministrativo regionale per dipanare l’intricata matassa. Il caso è quello della rotonda realizzata negli anni scorsi nell’ambito delle opere connesse alla Tem, la cui scarsa scorrevolezza rallenta sensibilmente il traffico in uno snodo viabilistico fondamentale per il Sudmilano.
È nata da qui la presa di posizione dell’amministrazione alla guida di Melegnano, le cui richieste sono state accolte positivamente dall’operatore impegnato nella realizzazione della logistica di Bascapè che, oltre al raddoppio della parallela via per Landriano, si è detto pronto a riqualificare la rotonda “incriminata”. Mentre l’intervento sulla provinciale che collega il Sudmilano al Pavese ha già preso il via da una decina di giorni, sono però ancora congelati i lavori all’altezza della rotatoria “lumaca”, che secondo il sindaco di Melegnano Rodolfo Bertoli sarebbero invece potuti partire in contemporanea.
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