Dieci regole per battere lo smog. Sono i punti che l’Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani, ha presentato a Regione Lombardia, dieci punti che ieri ha illustrato anche l’assessore alla viabilità del Comune di Lodi, Simone Piacentini, il quale lunedì sera ha partecipato al vertice con il governatore Roberto Maroni sulla qualità dell’aria. Tra questi la possibilità di far scattare delle misure in modo automatico nei periodi di emergenza, dopo un determinato numero di sforamenti delle polveri sottili, un numero ancora da stabilire. Così come l’obbligo di abbassare le temperature massime del riscaldamento degli edifici, pubblici e privati.
In questi giorni di festa, senza traffico di auto e bus per le vie del centro, le centraline Arpa della città Barbarossa rilevano però valori d’inquinamento sotto la soglia critica, «anche per questo motivo - osserva Piacentini - non so che valenza potesse avere il blocco del traffico». Dal suo punto di vista sarebbe opportuno insistere maggiormente sul riscaldamento pubblico e privato e sull’efficienza energetica degli edifici. «Piaccia o no, il teleriscaldamento è un tema centrale - puntualizza l’assessore - non solo quello del traffico veicolare, anche perché l’efficienza energetica ha una ricaduta su tutto il territorio».
L’abc dell’Anci contempla la possibilità di fissare una data entro la quale si dovrà per legge sostituire le caldaie più inquinanti, pena il divieto di accensione. «Puntare sul trasporto pubblico locale è giusto - aggiunge l’assessore -, ma poi bisogna fare i conti con le risorse economiche. Nel 2014 il taglio dei fondi previsto da Regione Lombardia era di 50 milioni, Lodi si è ritrovata con 50mila euro di risorse in meno, questo ha avuto delle ricadute sul 2015. Nelle scorse settimane si è tenuto un incontro per discutere delle risorse per il 2016, la Regione ha espresso la volontà di ridare questi finanziamenti».
Si dovrà poi portare a compimento tutta la “partita” delle agenzie del trasporto, che prevede diversi accorpamenti. Lodi è destinata a unirsi con Pavia, Milano, Monza e Brianza.
Seguendo l’esempio di altre realtà, l’assessore Piacentini si metterà al lavoro a partire già dal 2016 per lavorare a un progetto: la possibilità di stanziare incentivi per coloro che scelgono di utilizzare la bicicletta nel tragitto casa-lavoro. «Si potrebbe utilizzare una parte dell’introito delle sanzioni per le infrazioni al Codice della strada - spiega l’esponente della giunta Uggetti -, attraverso un bando. Chi dimostra di utilizzare la “due ruote” potrebbe infatti essere rifondato con una cifra al chilometro, c’è già chi ha provato a farlo e potrebbe essere uno spunto interessante».
© RIPRODUZIONE RISERVATA