Le multe per i “trasgressori” che hanno partecipato alla manifestazione con l’ex ministro Brambilla salgono a sette. Il motivo della sanzione? Sono entrati in un parco cittadino (giardini Barbarossa e Isola Carolina) con l’amico a quattro zampe, nonostante il divieto. Chi ha ricevuto la multa a casa, però, ha subito protestato, nessun vigile ha infatti chiesto documenti o generalità ai partecipanti. L’amministrazione comunale fa presente che prima dell’avvio del corteo i responsabili dell’iniziativa (Lav e Associazioni animali) sono stati informati che l’ingresso nel parco e nei giardini con i cani avrebbe configurato una violazione dell’articolo 65 del regolamento di polizia urbana; allo stesso tempo sono stati avvisati che la polizia locale non avrebbe provveduto, per motivi di ordine pubblico, a contestare seduta stante la violazione e a identificare i trasgressori, ma avrebbe invece avviato successive attività di accertamento, notificando nel caso il verbale di violazione al domicilio dei trasgressori, se identificati. A questo proposito la questura sottolinea di non aver fornito alcun filmato per l’identificazione dei manifestanti. Al momento sono ancora in corso accertamenti per la notifica di altri verbali. Nella comunicazione sono indicate le modalità di pagamento della sanzione, ovvero le modalità per presentare eventuali elementi difensivi per annullare la sanzione: se quanto viene affermato trova riscontro e può essere accertato, il verbale viene archiviato. Il trasgressore può pagare entro 60 giorni dalla notifica o presentare una difesa entro 30 giorni dalla notifica. L’iter si chiude con il pagamento, altrimenti si procede con un’ordinanza-ingiunzione. I diretti interessati possono fare ricorso al giudice di pace, alcuni si sono rivolti alla Lav per chiedere un aiuto.
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