Ndrangheta nei cantieri delle ferrovie: un arresto e sequestri anche nel Lodigiano - I VIDEO

GUARDIA DI FINANZA Due persone in carcere e sei ai domiciliari tra la provincia, Crotone e il Veronese, ipotesi di illeciti nella fornitura di manodopera

Lodi

Finanzieri del Comando Provinciale di Lodi e Verona, con il supporto del Gico di Catanzaro, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Milano su richiesta della Procura della Repubblica di Milano — Direzione Distrettuale Antimafia. L’attività di indagine si pone in continuità con un’altra già avviata dalla Guardia di Finanza di Varese unitamente al Gico di Milano. Il Gip di Milano ha disposto la custodia cautelare in carcere per due presunti associati a una cosca calabrese, cui è contestata la specifica aggravante, e gli arresti domiciliari per altri sei soggetti ritenuti partecipi all’associazione, riconoscendo, per alcuni, di aver agevolato l’organizzazione di stampo mafioso cosca Arena-Nicoscia. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato, inoltre, disponibilità finanziarie, quote societarie, beni immobili, mezzi di trasporto e conti correnti per quasi due milioni e mezzo di euro, equivalenti al profitto della frode che gli inquirenti ritengono perpetrata e a plurime distrazioni nell’ambito di reati di bancarotta fraudolenta. Nel Basso Lodigiano è stato messo ai domiciliari un uomo di circa quarant’anni, originario della Calabria.

Mafia e cantieri, un arresto nel Lodigiano. Le altre notizie del giorno www.ilcittadino.it. Video di Lorenzo Rinaldi

Le attività d’indagine della Guardia di Finanza che hanno visto impegnato anche il Nucleo di polizia economico-finanziaria di Lodi hanno consentito di ricostruire numerose operazioni commerciali poste in essere dai membri di una famiglia calabrese, stabilitasi da anni nelle province di Lodi e Verona, attraverso una serie di imprese, alcune delle quali già destinatarie di provvedimenti interdittivi antimafia, tra cui una ditta del Basso Lodigiano che era stata colpita da interdittiva della Prefettura di Lodi e non ammessa alla white list per gli appalti della pubblica amministrazione. ln particolare, le ditte riconducibili all’associazione criminale avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti nei confronti di società operanti nel settore degli appalti pubblici per la manutenzione delle linee ferroviarie e metropolitane e utilizzavano lavoratori nei cantieri ferroviari, aggirando la normativa sugli appalti pubblici, dissimulando con fatture per operazioni inesistenti, distacchi di manodopera.

Partendo dalle vicende di una delle società riconducibili al gruppo criminale, quella del Basso Lodigiano, che era attiva anche fuori regione, gli investigatori hanno ricostruito numerose operazioni distrattive che hanno portato al suo fallimento, hanno individuato condotte di evasione fiscale e di riciclaggio dei proventi illeciti, attraverso un sistema di imprese intestate a soggetti prestanome ideato al solo fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione antimafia. Tra le citate condotte fiscali illecite anche l’illegittima percezione di fondi europei FESR (Fondo Europeo Sviluppo Rurale) utilizzati in compensazione per il pagamento dei debiti erariali e previdenziali per quasi un milione di euro. Le indagini proseguono e resta il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.

Ndrangheta, otto arresti della Finanza tra Lodi, Verona e Crotone. Video di Carlo Catena

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