Nel Lodigiano l’indice di contagio è tornato a salire, nel Milanese è stabile

La Lombardia è al limite del passaggio da rossa ad arancione settimana prossima a causa di incidenza e ricoveri ancora alti

In provincia di Lodi è aumentata la velocità dei nuovi contagi, nell’ultima settimana: si è passati infatti a un Rt per data di esito tampone (indice di diffusione del virus) per il Covid-19 di 1,012. Il dato è aggiornato a domenica e solo un’altra provincia lombarda è sopra Rt 1, quella di Varese, che ha il dato peggiore della regione, a 1,037. La media della Lombardia invece è a 0,955, con una linea quasi piatta a partire dal 19 marzo, situazione che fa ben sperare per un ritorno alla zona arancione da lunedì prossimo (è richiesto un Rt regionale inferiore a 1,25), anche se la cabina di regia nazionale, ricordiamo, nel punto di venerdì prossimo, decisivo per la settimana dopo, andrà a considerare altri dati della scorsa settimana, come quelli dell’incidenza (oltre 250 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti, l’ultimo dato, a domenica, dovrebbe essere per la regione proprio 250).

Riguardo alle altre province lombarde, hanno tutte un Rt migliore: in ordine decrescente, troviamo Como, a 0,979, Cremona, a 0,973, Bergamo, a 0,97, Mantova, a 0,968, Milano, a 0,96, Lecco, a 0,958, Sondrio, a 0,931, Brescia, a 0,911, Monza, a 0,914, Pavia, a 0,905.

Il calcolo dell’Rt aggiornato all’ultima domenica di marzo vedeva invece la Lombardia a 0,958 e Lodi a 0,942, Milano a 0,973.

Resta da capire come mai, dopo tre settimane in “zona rossa” nel Lodigiano siano tornati ad aumentare i contagi. È vero che il clima è stato visibilmente diverso dal lockdown di un anno fa, c’è persino chi ha fatto manifestazioni di piazza, e che, stando ai numeri che danno il “polso” della circolazione del virus con maggiori certezze rispetto ai tamponi, in Lombardia domenica eravamo a poco più di 7.400 ospedalizzati per Covid-19, un numero che si aveva all’inizio di dicembre o alla fine di aprile del 2020.

Una maggiore circolazione significa che è più facile incontrare il virus e che quindi, a parità di precauzioni. i numeri potrebbero “esplodere” verso l’alto.

Che il Lodigiano abbia una tendenza al rialzo attualmente maggiore rispetto al Milanese lo indicano non solo questi dati, calcolati dall’Università dell’Insubria sulla base dei bollettini ministeriali, ma anche i conteggi dell’Ats Metropolitana, che indicano dal 15 marzo un aumento dei nuovi positivi settimanali per il Lodigiano, una stabilizzazione per il Milanese e un calo per Milano città.

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