Nel Lodigiano prime multe agli over 50 “no vax”
Bollettini con sanzioni da 100 euro in arrivo
Arrivano anche nel Lodigiano le multe ai “no vax” over 50. La prima tranche prevede quasi 92 mila sanzioni in Lombardia. Nella sola Ats Città metropolitana (Milano e Lodi) gli ultracinquantenni non vaccinati sono 141 mila.
Gli inadempienti possono contestare il provvedimento e rivolgersi all’Asst di Lodi o Melegnano, a seconda del territorio di riferimento.
«Al momento - spiega il direttore socio sanitario dell’Asst di Lodi Enrico Tallarita - abbiamo ricevuto solo la segnalazione di una persona che potrebbe ricevere la multa perché senza vaccino». In provincia di Lodi, dai conteggi effettuati sulla base dei dati disponibili al momento, risulta che sono circa 12 mila (comprendendo però le persone che sono esenti per patologia o hanno contratto l’infezione negli ultimi 6 mesi) gli over 50 che potrebbero ricevere dall’Agenzia delle entrate la multa di 100 euro. In tutta la regione Lombardia sono già oltre 25 mila le comunicazioni inviate ai non vaccinati. Si tratta, appunto, degli over 50 che, alla data dell’1 febbraio risultavano non vaccinati nonostante l’obbligo del governo. Secondo gli ultimi dati sarebbero circa 252 mila in Lombardia, in totale, le persone sanzionabili. Dal momento dell’arrivo della notifica i cittadini hanno 10 giorni di tempo per dimostrare di essere in regola con la normativa (essersi vaccinati, essersi contagiati o essere esenti) e per comunicarlo, pena il pagamento della sanzione all’Ader (Agenzia delle entrate-riscossioni). Per la provincia di Lodi il centro che si occupa delle pratiche è l’Asst di Lodi e per il Sudmilano l’Asst di Melegnano. Una volta ricevute le carte dai cittadini, le Asst devono inviarle entro 10 giorni all’agenzia delle entrate.
In provincia di Lodi, su circa 100 mila over 50, sono circa 12 mila i non vaccinati (alcuni di questi si sono ammalati o sono esenti per patologia). L’indice dei non vaccinati tra i 50 e i 59 anni, è del 15,12 per cento circa (5621 persone circa), tra i 60 e i 69 anni è del 14,5 per cento (3mila 994 persone), tra i 70 e i 79 la percentuale si abbassa al 10,12 (2220) e sopra gli 80 anni si riduce al 7,24 per cento (1085 persone circa).
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