Nel Lodigiano tre sedi per la campagna vaccinale anti Covid

Erano 31 le segnalazioni di disponibilità: scelte le fiere di Lodi e Codogno e il Cupolone di Sant’Angelo

Un padiglione del polo fieristico di Lodi, la fiera di Codogno, il Cupolone di Sant’Angelo. Sono questi tre i centri deputati a diventare gli hub per i vaccini, non appena la campagna entrerà nel vivo e soprattutto quando sarà estesa alle altre categorie oltre agli over 80. I comuni del Lodigiano hanno segnalato 31 luoghi disponibili a ospitare la campagna vaccinale, ma l’Azienda socio-sanitaria territoriale di Lodi ha optato per quelle tre soluzioni.

A far pendere la bilancia sui tre centri maggiori è stata una scelta di carattere logistico abbinata alla presenza dei presidi ospedalieri. La Provincia di Lodi aveva chiesto ai comuni di indicare la disponibilità di luoghi adeguati, e le adesioni sono state tante.

Alla fine, i luoghi indicati sono stati 31. Ma l’elenco, una volta valutato con Asst, ha portato alla definizione di quelle tre location, tutte e tre con la disponibilità dell’ospedale nello stesso territorio, e quindi con maggiore facilità di gestione di eventuali urgenze. Inoltre, la scelta dei tre centri garantisce una buona distribuzione territoriale perché Codogno andrà a servire prioritariamente la popolazione della Bassa, Lodi prenderà la città e tutta la fascia nord e quella immediatamente limitrofa al capoluogo, Sant’Angelo recupererà i residenti nel Centro Lodigiano e in tutta la fascia vicina al Pavese e al Basso Milanese.

La scelta non convincerà del tutto gli amministratori, alcuni dei quali sono fortemente sollecitati dai cittadini ad avere centri di distribuzione vaccino in paese, come a Tavazzano.

«Ci sono diverse richieste da parte degli anziani in questa fase e della popolazione in generale per avere un punto vaccini in Tavazzano – spiega il sindaco Francesco Morosini -. Non appena la Provincia ha chiesto le disponibilità, noi abbiamo segnalato subito la palestra e il centro civico, che sono entrambi adeguati. Poi è evidente che la decisione ultima resta in capo alle autorità sanitarie. Ma qualora ci fossero valutazioni diverse, noi siamo pronti». Proprio la fascia del Nord Lodigiano è quella che rischia di restare un po’ penalizzata dalla distribuzione geografica che avverrà con i tre hub indicati.

E tuttavia la Provincia di Lodi sta provando a coordinare anche l’eventuale assistenza logistica alla campagna vaccinale, compreso anche il trasporto dei medici per i casi indicati dai medici di base come «non trasportabili» e che dunque devono essere raggiunti a domicilio.

«Sulla scelta delle sedi per il vaccino la decisione ultima è di Asst, ne abbiamo parlato e abbiamo portato le disponibilità comunali – spiega il presidente Francesco Passerini -. Sarà Asst quindi a indicarci quali soluzioni mettere in atto. Contemporaneamente alla disponibilità di location, abbiamo anche avviato un’indagine conoscitiva sulle disponibilità dei gruppi di Protezione civile per dare assistenza logistica a tutto tondo, dalla presenza agli hub fino al trasporto dei medici. Anche in questo caso abbiamo avuto una risposta molto positiva, e saremo sicuramente in grado di fornire tutto il supporto richiesto. Dal nostro punto di vista, la Provincia di Lodi e i comuni sono pronti a fare la loro parte. Ora aspettiamo Asst e soprattutto aspettiamo che arrivino vaccini e personale per poter dare un’accelerazione alla campagna».n

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