Nella Bassa i primi due casi lodigiani di variante Omicron del virus del Covid 19 - VIDEO: ECCO COME SI FANNO LE ANALISI AL PTP
Scoperta in Sudafrica è destinata a diventare prevalente, potrebbe non essere più grave
Primi due casi di variante Omicron nel Lodigiano. Ieri pomeriggio sono stati sequenziati, nel laboratorio di virologia molecolare del Parco tecnologico padano di Lodi, due campioni positivi alla nuova variante. Sono in arrivo dal Basso Lodigiano, dove è stato diagnosticato anche il primo caso di Covid il 20 febbraio 2020, uno da Milano e l’altro da Legnano. Ad inviare i campioni dei pazienti lodigiani è stato il laboratorio di biologia molecolare dell’Asst di Lodi coordinato dal biologo Alberto De Giuli. Si tratta dei primi due casi della variate Omicron individuati nel Lodigiano. «La variante Omicron è più contagiosa, ma meno aggressiva, anche se abbiamo già un morto in Inghilterra e sta arrivando la risalita anche in Italia - spiega dal gruppo Policlinico San Donato il professor Fabrizio Pregliasco - . Per fortuna la terza dose copre ed è efficace». A Londra la Omicron, sequenziata per la prima volta in Sudafrica a novembre, rappresenta già il 44% dei nuovi casi.
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