Ok al patteggiamento del mago Candido, allo Stato tutto il suo patrimonio

Il gup vincola 230mila euro per risarcire gli ex clienti che si sono sentiti truffati

Il giudice delle udienze preliminari di Lodi ha accettato la proposta di patteggiamento avanzata dal mago Candido, di casa a Castelgerundo: 4 anni e 4 mesi di reclusione, che dovrebbe riuscire a scontare con misure alternative come l’affidamento in prova ai servizi sociali. La sentenza comporta anche la confisca dell’intero patrimonio che il Gruppo della guardia di finanza di Lodi ha ricondotto alle attività di cartomanzia rese illecite secondo l’accusa dall’aver indotto nei clienti il timore di “mali immaginari”. Si tratta di beni stimati oltre tre milioni di euro. Per circa 230mila euro però il Gup ha accolto le richieste delle uniche 4 parti civili costituite, su un totale di 86 persone offese, disponendo il sequestro conservativo in attesa che un altro giudice, questa volta civile, stabilisca se il risarcimento sarà dovuto e in quale misura. Hanno patteggiato anche moglie e figlia del mago e un altro parente, per il quale però l’unica accusa era di essersi intestato beni provenienti in realtà da Candido e dai suoi familiari più stretti. Rinviato a giudizio, dove si potrà difendere, il commercialista di Codogno Vittorio Riboldi, che in passato con il proprio studio professionale aveva lavorato per la famiglia, occupandosi di aspetti fiscali e patrimoniali.

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