Ospedale di Lodi, 6 operatori sospesi
«Non si sono ancora vaccinati»
Il direttore Gioia: «I provvedimenti sono dell’ordine, altri quattro in valutazione»
Ospedali lodigiani, operatori sanitari del comparto non vaccinati, sospesi in 6 dagli ordini professionali competenti. Ora l’Asst sta valutando i singoli casi. Se non si vaccinano possono essere spostati ad altra mansione, non assistenziale, se possibile, oppure vengono lasciati a casa senza stipendio fino alla fine dell’emergenza sanitaria.
«Le sospensioni - spiega il direttore generale dell’Asst di Lodi Salvatore Gioia - sono degli ordini professionali, su segnalazione delle Ats di appartenenza. Nel nostro caso, per esempio, le segnalazioni sono di più di una Ats e di diversi ordini».
In base al decreto legge numero 44 dell’1 aprile 2021, l’accertamento della mancata vaccinazione da parte dell’Ats di riferimento determina la sospensione del diritto di esercitare la professione, a contatto con i pazienti: quest’ultima deve essere comunicata immediatamente dall’ordine professionale di appartenenza all’iscritto. L’avvenuta sospensione da parte degli ordini viene comunicata agli interessati e al datore di lavoro tramite posta elettronica certificata. Gli iscritti che sono stati sospesi hanno 5 giorni di tempo per presentare, eventualmente, la documentazione necessaria per il reintegro: il certificato dell’avvenuta vaccinazione o di esenzione per condizioni cliniche documentate, alla propria Ats di riferimento, o all’ordine professionale competente.
Lunedì pomeriggio, l’Ats ha inviato la richiesta agli ordini per altri 4 operatori sanitari lodigiani non vaccinati. Non sono arrivate, al momento, all’Asst, comunicazioni da parte dell’ordine dei medici.Tutti gli operatori coinvolti, attualmente, sono del comparto (che comprende le altre figure sanitarie, come infermieri, Oss, eccetera).
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