Ospedali, cantieri “avanti tutta”

Ancora lavori negli ospedali lodigiani. Si va dalla diagnostica del pronto soccorso alla ristrutturazione del sesto piano, al Maggiore. Non è ancora in calendario, invece, lo spostamento della sede del 118, collocata nelle cantine; la ristrutturazione della camera mortuaria è lontana, mentre il ripristino della scala mobile, assicura l’azienda, è alle porte.

L’ampliamento dell’ospedale, iniziato nel lontano 1998, ai tempi del vecchio piano Belloli, è avvenuto rosicchiando negli anni il poco spazio presente nell’area di proprietà dell’azienda e non è ancora terminato. Le scelte effettuate sono state spesso al centro della discussione: valeva la pena continuare a ristrutturare spazi risicati o edificare un ospedale nuovo in un’altra parte della città? L’edilizia sanitaria è in capo alla politica regionale e le ristrutturazioni, giustificate inizialmente dai nuovi criteri di autorizzazione definiti a livello lombardo, sono avvenute lentamente spostando i reparti da un piano all’altro. Il Pronto soccorso, per esempio, ha subito una prima ristrutturazione nel marzo del 2009, poi è stato ampliato ulteriormente e a breve acquisterà il suo assetto definitivo. «Sono partiti in questi giorni - annota, infatti, il responsabile dell’ufficio tecnico dell’Azienda ospedaliera Maurizio Bracchi - i cantieri per la diagnostica del Pronto soccorso, nei locali sotterranei adiacenti alle cucine. Entro giugno i lavori saranno terminati».

Il progetto, atteso dal nuovo primario radiologo Paolo Poggi, garantisce la possibilità di realizzare una diagnostica d’urgenza che pone fine alle attese dei malati. Attualmente, infatti, i pazienti che necessitano di una radiografia o di un’eco d’urgenza, devono salire al primo piano e poi tornare giù. Termineranno anche i disagi per i pazienti che hanno bisogno di una Tac. In Pronto soccorso è stata collocata una nuova apparecchiatura, ma il personale deve fare avanti e indietro dalla radiologia ai sotterranei per effettuare gli esami e i pazienti devono aspettare. Ora la nuova struttura dovrebbe avere del personale dedicato che si occuperà esclusivamente delle urgenze.

«In questi giorni - annota Bracchi - facciamo partire anche il bando per la senologia di Codogno e a settembre saranno avviati i lavori al sesto piano: qui troveranno spazio la ginecologia e la cappella. La vicenda della scala mobile si sta per concludere: è in fase di riapertura. Il trasloco del 118, invece, non è ancora in programma». Dopo il trasferimento dei donatori dall’ex dispensario di via Mosè Bianchi all’interno dell’ospedale, «la palazzina rivestita di amianto sarà demolita e poi ricostruita. Ma ci vorranno ancora degli anni. L’ex Fissiraga, invece, vedrà traslocare il servizio di riabilitazione in via Giovanni XXIII. Nello storico palazzo resterà la formazione e, per ora, gli studenti della facoltà infermieristica».

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