«Il nuovo consiglio di gestione vuole continuare il percorso intrapreso negli ultimi anni, valorizzando le bellezze del Parco Adda Sud attraverso pubblicazioni e percorsi naturalistici», ha detto Silverio Gori, presidente del Parco, alla presentazione del libro “Il fiume narrato: l’Alcedo”, ieri pomeriggio presso la sede di viale Dalmazia a Lodi.
Il martin pescatore, nome volgare dell’alcedo, è infatti tipico di queste zone: un meraviglioso quanto misterioso uccello che gli autori del libro, Antonio Marchitelli, Domenico Barboni e Graziano Guiotto, hanno voluto studiare più da vicino, per poi realizzare questa testimonianza che è stata distribuita gratuitamente ai presenti.
«Un libro composto principalmente da foto e disegni, creato perché il martin pescatore, con i suoi comportamenti e il suo rischio di sopravvivenza, lo conoscono in pochi, giusto i naturalisti e i pescatori», ha spiegato Barboni, descrivendo il piccolo uccello e le sue abitudini di predatore fluviale.
L’autore ha quindi proiettato alcune immagini per spiegare la struttura del libro e, insieme a Marchitelli, ne ha illustrato le caratteristiche ai numerosi appassionati che hanno affollato la sede del Parco, tra cui sindaci e assessori dei comuni che costeggiano l’Adda.
«Abbiamo costruito il libro partendo dalla storia di questo uccello, dalle sue origini tropicali, per poi capirne la struttura biologica, per capire come ha potuto adattarsi alle nostre acque», ha aggiunto Marchitelli, sottolineando che le modifiche del territorio, l’inquinamento e anche l’arginazione dei fiumi producono impoverimento della biodiversità. Il martin pescatore ne paga le conseguenze: «Questo libro ha anche un risvolto “politico”, è un grido d’allarme per i fiumi», ha detto. «Tutto questo lavoro nasce dall’amore per la natura - ha concluso Riccardo Groppali, direttore del Parco Adda Sud -. Dove troviamo il martin pescatore, sappiamo che lì l’ambiente è ancora sano, e dobbiamo darci da fare per mantenerlo tale».
Federico Gaudenzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
