Prosegue l’era di Silverio Gori alla guida del Parco Adda Sud. La conferma è arrivata ieri sera durante l’assemblea del consorzio, al quale aderiscono 35 comuni oltre alle Province di Lodi e Cremona. Al timone dell’ente di viale Dalmazia dal 2008, sostenuto dal centrosinistra, Gori è stato rieletto a larga maggioranza (un solo astenuto: Boffalora d’Adda). L’esito dell’attesa sfida è stato però deciso da un colpo di scena: la candidatura di Davide Dornetti, rappresentante del Pdl di Terranova, non è stata accettata. Secondo l’avvocato del Parco, Claudio Linzola, c’è stato un vizio di forma che non si poteva risolvere.
Il parere del legale è stato molto chiaro. Stando a quanto riferito, la proposta di Dornetti è stata presentata senza firma. «Dall’esame della giurisprudenza e della prassi - sottolinea l’avvocato Linzola - emerge che l’assenza di sottoscrizione rende la candidatura inesistente dal punto di vista giuridico. L’atto è quindi inesistente. L’inesistenza dell’atto comporta l’inesistenza della candidatura».
Sulla scelta dell’esclusione, di ordine formale, c’è stata battaglia. Il rappresentante della Provincia di Cremona ha invitato a trovare una soluzione, per superare l’impasse. «Non ci sono le condizioni per continuare l’assemblea - ha detto Ernesto Zagen -. Ci vuole una presa di coscienza da parte di tutti. Il territorio si deve esprimere senza vizi di forma». Il sindaco di Boffalora d’Adda, Livio Bossi, ha detto: «C’è stato un incidente burocratico, che non dà modo di accogliere una candidatura. Si tratta di trovare una soluzione. C’è la necessità di riformulare dei contrappesi per avere nel comitato di gestione una rappresentanza equilibrata».
In difesa di Gori è sceso in campo in prima persona il sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, intervenuto più volte: «Questa è certo una situazione paradossale. Il passaggio di un’elezione di un ente come il Parco è anche espressione di diversi orientamenti politici. Ma la forma è sostanza. Qui c’è un problema formale e giuridico, che non possiamo ignorare». Alla fine i rappresentanti dei comuni si sono uniformati alle indicazioni del legale.
Al termine della votazione si è registrata la prima reazione di Gori, riconfermato presidente del Parco: « Sono convinto di aver lavorato bene in questi anni - ha commentato -. Abbiamo portato quasi a termine il Piano territoriale. C’è il mio impegno per continuare su questa strada». Infine va ricordato che un rappresentante del consiglio del Parco è stato già nominato dalla Regione: il membro designato è stato il leghista Alfredo Ferrari di Castiglione; a nominarlo è stata la giunta regionale il 22 dicembre scorso. Una novità questa, introdotta dalla nuova legge di riforma dei parchi. Tra le novità introdotte dalla normativa, inoltre, anche la riduzione del numero dei consiglieri. Per quanto riguarda il Parco Adda Sud, questi ultimi, attualmente 8, sono stati ridotti a 4.
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