Un’altra condanna per l’ex amministratore delegato della Banca Popolare di Lodi Gianpiero Fiorani, che in primo grado ha preso tre anni e otto mesi per il caso Parmatour. La pena più pesante per l’ex patron della Parmalat Calisto Tanzi, condannato a 9 anni e due mesi di reclusione: era accusato di associazione a delinquere e bancarotta fraudolenta per il crack dell’holding turistica che gravitava nella galassia Parmalat. Una voragine di debiti quella del settore turismo che gli inquirenti hanno ricostruito pezzo dopo pezzo. Il giudice ha accolto le tesi dell’accusa, condannando oltre a Tanzi anche Giuseppe Fioravanti, 8 anni, Nicola Catelli, 7 anni, Camillo Florini, 5 anni e 8 mesi, Oreste Luciani, 5 anni e tre mesi e Pasquale Cavaterra, 5 anni. Condannati anche l’imprenditore bolognese Gianluca Vacchi, tre anni e sei mesi, e Paolo Sciumé, 2 anni e 4 mesi. Dei 23 imputati 4 sono stati assolti: Michele Alessandrino, Andrea Papponi, Carlo Iervolino e Pier Maria Veroni. A Parmalat in amministrazione straordinaria e a tutte le aziende del gruppo turistico è stata riconosciuta una provvisionale di 120 milioni di euro. Per le altre parti, ovvero i risparmiatori, invece, una provvisionale pari al 4% dell’importo delle obbligazioni.
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