Due donne sono state arrestate a Napoli per una truffa messa in atto ai danni dei medici di tutta Italia, che ha fruttato circa 64 milioni di euro. La truffa passava attraverso una casella postale presso una filiale di Poste Italiane a Lodi, oltre che dal sito www.registromedici.com, ora sotto sequestro. Il meccanismo si basava su un modulo prestampato di iscrizione e aggiornamento di una banca dati on line, inviato ai medici iscritti alla Federazione nazionale ordine dei medici chirurghi e odontoiatri; il modulo era accompagnato da una lettera dal contenuto ingannevole, che spiegava ai destinatari che l’iscrizione alla banca dati on line era gratuita, ma che bastava rispedire al mittente il modulo per evitare l’inserimento. In realtà una postilla nascosta “incastrava” i medici, che se non rispedivano il modulo si trovavano loro malgrado ad aderire a un contratto della durata triennale per un importo di 1.300 euro l’anno.
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