Pd, Renzi sbarca a Lodi

Da Lodi alla conquista della Lombardia. Se la campagna nazionale per le primarie di Matteo Renzi parte ufficialmente oggi a Verona, il “rottamatore” che vuole candidarsi a premier per il Pd e per l’Italia, sfidando il segretario Bersani e la “vecchia” classe del partito, ha scelto la città del Barbarossa quale tappa d’esordio del suo camper per presentare il suo programma agli elettori lombardi. Il tour in regione, probabilmente strutturato in due tranche, verrà ufficializzato in queste ore, ma salvo sorprese vedrà l’attuale sindaco di Firenze in scena a Lodi, città amministrata dal suo amico e sostenitore Lorenzo Guerini, mercoledì 19 settembre alle ore 18, al Teatro alle Vigne. In riva all’Adda, peraltro, Renzi era già stato lo scorso 23 aprile, al “Verri”, per la presentazione del suo libro “Stil Novo”; e ancora prima, nel marzo 2010, alla fine dell’ultima campagna elettorale per il Comune di Lodi, per sostenere la riconferma sulla poltrona di sindaco di Guerini.

Una sorta di “endorsement last minute”, quest’ultimo, che aveva portato bene all’attuale primo cittadino di Lodi; il quale, sposata da tempo la causa del collega fiorentino, ne ha più volte ricambiato il sostegno, e oggi sarà a Verona per il battesimo di una sfida destinata a decidere le sorti interne di tutto il Partito Democratico. «Io sostengo Renzi, una scelta fatta da tempo, perché credo che la sua proposta rafforzi il profilo originario del Pd, ovvero di un partito a vocazione riformista, moderno e innovatore, che si muove davvero nella logica del maggioritaria e che parla a tutta l’Italia, non solo a un pezzo - spiega Guerini -. Il mio rapporto con Matteo è conosciuto e datato, di amicizia, consolidato sotto il profilo della collaborazione sui temi dei comuni che su quello politico. Personalmente porto solo un contributo, senza particolari ruoli, sia nella definizione del programma sulle problematiche, le finanze e il welfare locali, dentro questa lunga partita».

Una partita, quella delle primarie, che comunque vada a finire Guerini invita a vivere come «momento bello, senza polemiche, come in effetti credo accada a livello territoriale. È un percorso positivo per il Pd e per il centrosinistra - prosegue il primo cittadino di Lodi -, che ha scelto coraggiosamente di indire le primarie, cosa di cui va data atto a Bersani, per sottoporre al giudizio degli italiani chi dovrebbe essere la guida del Paese. Sarà un momento molto importante di partecipazione, con lealtà, e quale sarà l’esito, il giorno dopo saremmo tutti con impegno a sostenere il vincitore». Quindi? “Dovesse vincere Bersani, di cui ho stima, lo sosterrò, anche se non ne ho condiviso la piattaforma congressuale, nel 2009, sostenendo Franceschini. Da allora la crisi ha cambiato molte cose, divenendo anche crisi della politica, ed è evidente come vadano riaggiornate proposte, programmi e parole». E l’aggiornamento giusto, per Guerini, è quello di Renzi. Che da “rottamatore”, passando per Lodi, vorrebbe costruire un nuovo Pd.

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