
Pensioni, le banconote in soffitta
Conto corrente o libretto postale per 15mila lodigiani
A partire dal mese di marzo, le banconote andranno “in soffitta”. Ma solo per coloro che riscuotono una pensione superiore ai mille euro. Una novità prevista dal decreto “salva Italia” del governo Monti che riguarda più di 15mila lodigiani, di cui 4473 solo nella città del Barbarossa. A questo proposito, l’Inps ha già spedito una lettera all’attenzione di tutti gli interessati per informarli dei cambiamenti all’orizzonte.
La decisione è stata presa a favore di una maggiore semplificazione delle procedure, ma anche per garantire più sicurezza agli anziani, spesso vittime di furti o scippi. Nei giorni scorsi l’ente di previdenza ha sottolineato che in questo modo le operazioni si sarebbero rivelate più comode e meno costose per gli utenti. Considerazioni non condivise da tutti, tanto che il provvedimento ha scatenato numerose polemiche, sia da parte dei sindacati sia dal mondo della politica.
Prima di tutto, i pensionati dovranno comunicare all’Inps come intendono risolvere il problema, scegliendo se addebitare l’assegno mensile sul conto corrente, sul libretto postale o su di una carta ricaricabile.
Per farlo potranno collegarsi al sito dell’ente di previdenza, ma solo se avranno già a disposizione un “pin” (codice) per l’accesso online, oppure potranno rivolgersi direttamente alla sede dell’ente, alla banca o all’ufficio postale. Per molti non sarà affatto semplice riuscire a districarsi nella giungla di uffici e informazioni, soprattutto perché coloro che a una certa età possono vantare familiarità e dimestichezza con l’universo del web rappresentano una sparuta minoranza. Poste Italiane ha già messo in campo alcune offerte indirizzate proprio ai pensionati con un assegno mensile sopra i mille euro, coloro che in tutti questi anni si sono sempre messi in fila allo sportello: il Conto BancoPosta Più, il Libretto postale ordinario nominativo e la Inps Card. I soldi saranno accreditati il primo giorno lavorativo del mese, i clienti potranno prelevare gratuitamente presso tutti gli uffici postali del territorio o presso gli sportelli automatici firmati Postamat.
L’azienda sottolinea che per quanto riguarda il Conto BancoPosta c’è già in campo una promozione: non sono previste spese per la tenuta del conto per tutti i pensionati Inps e Inpdap di età superiore ai 65 anni che accrediteranno la propria pensione sul conto entro il 31 marzo 2012 e manterranno attivo il servizio fino al 31 dicembre 2012. Si potrà prelevare senza pagare per un numero illimitato di volte, chiedendo l’estratto conto mensile e alti rendimenti sulla liquidità.
Il libretto di risparmio è emesso dalla Cassa depositi e prestiti garantiti dallo Stato, non comporta alcuna spesa di apertura o di gestione e può essere intestato anche ad altre persone. Infine c’è la Inps Card, una carta di prelievo rivolta ai pensionati Inps che ritirano la pensione allo sportello degli uffici postali: la sua funzione è quella di ricevere l’accredito.
L’attivazione di questo strumento è gratuita e non ci sono spese per i prelievi di contante dai Postamat. Opera sul circuito nazionale Postamat e sul circuito internazionale Cirrus/Maestro e consente di effettuare acquisti presso gli esercizi commerciali convenzionati, senza alcun costo aggiuntivo.
Poste Italiane specifica in una nota che i pensionati possono usufruire di un plafond assicurativo di 700 euro annui a copertura dei rischi per eventuale furto, rapina o scippo di contante.
Greta Boni
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