Perseguita il vicino di casa, alla fine finisce in carcere
Un 26enne di Sant’Angelo da quasi due anni avrebbe infastidito in modo pesante un uomo di 64 anni e i suoi familiari
È finito in carcere con l’accusa di atti persecutori aggravati un 26enne di Sant’Angelo. Il giovane da quasi due anni si era reso colpevole di una serie di azioni vessatorie nei confronti di un 64enne di nazionalità marocchina suo vicino di casa. Una serie di angherie protrattasi quindi nel tempo che va dalla violenza verbale, con offese e minacce di morte più volte perpetrate nei confronti dello stesso 64enne e dei familiari, alla manomissione del campanello di casa e della cassetta del contatore del gas. Una serie di atti, spinti dall’odio razziale, di cui però il vicino di casa del giovane non è mai riuscito a darsi spiegazione come affermato anche in sede di denuncia. Il 26enne quindi nella mattinata del 24 ottobre è stato condotto in carcere a Lodi dai carabinieri della stazione di Sant’Angelo che hanno dato esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lodi.
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